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Dimarco: “Mi insulteranno, ma stimo Theo! Inzaghi, Ausilio e appena visto Thuram ho detto…”

Tommaso Lerro

SCUDETTO DA PROTAGONISTA ANCHE NEI FESTEGGIAMENTI - "Assolutamente. Ma l’avevo già dichiarato prima la partita. Avevo detto ai miei amici che se la partita fosse andata bene saremmo andati in Piazza Duomo e io in mezzo ai tifosi. Ho mangiato con gli altri e poi sono andato in Piazza Duomo. I tifosi? Provano emozione a vederci lì, però ogni tanto bisogna uscire dagli schemi se no è tutto monotono. Quindi volevo buttarmi in mezzo alla gente, perché alla gente fa piacere come faceva piacere a me quando ero un piccolo tifoso. Quando ero piccolo magari c’erano giocatori che non si giravano neanche se gli chiedevi la maglia, io adesso se non posso dare la maglia almeno rispondo. Cerco di essere sempre disponibile con i tifosi".

TIFOSI AVVERSARI - "Non puoi star simpatico a tutti, quello succede. La cosa che mi fa piacere è leggere quando tifosi di altre squadre ti vorrebbero nella loro non tanto per le qualità tecniche ma per il carisma. E questo è bello perché io in campo cerco di dare tutto come faccio nella vita con le persone a cui vuoi bene".

IDOLI - "Ci sono giocatori che giocano tutt’ora e che stimo. Adesso mi prendo gli insulti ma Theo Hernandez lo stimo tantissimo come giocatore. Quando ero piccolo il mio idolo era Roberto Carlos o Maxwell quando era all’Inter. Cerco di rubare dagli altri e farli miei, ma non mi piace paragonarmi a qualcuno".