consigli fantacalcio

GUIDA MANTRA – Fantacalcio mantra: la guida all’asta con i consigli ruolo per ruolo

Matteo Mannino

✅ LINEA DEI TREQUARTISTI – Fantasia al potere, sono i giocatori che possono farvi fare il salto di qualità con i loro bonus.

W: ala (esterno offensivo, generalmente predilige il fondo e l’assist al compagno);

T: trequartista (rifinitore con doti offensive spiccate e difensive quasi nulle).

W – esterni offensivi, generalmente prediligono il fondo e l’assist al compagno, qualcuno è anche un discreto goleador. Questa è una categoria che offre un’infinità di soluzioni: infatti, dal punto di vista degli interpreti avete una vasta scelta di giocatori interessanti ed è più facile che azzecchiate una scommessa in termini qualità/prezzo in questo reparto piuttosto che in altri; inoltre, è un tipo di ruolo che non si adatta solo ad un modulo, ma vi consente di variare. Tuttavia, se volete sfruttare a pieno le potenzialità dei W, il consiglio è di indirizzarvi verso il 4-4-2 o il 4-2-3-1.

W – Cuadrado, Douglas Costa, Candreva, Paganini, Biabiany, D’Alessandro, Krejci, Borini, Berenguer.

Giocatore decisivo, rapidità di gambe disumana e cambio di passo impressionante: tutto questo è FlashDouglas Costa, l’uomo che trasforma le gare bloccate in partitelle del giovedì, il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. Voti altissimi e valanghe di assist nella sua prima stagione in Italia, può fare ancora meglio dopo un anno di studio del nostro campionato, senza considerare che è arrivato anche un certo Ronaldo a finalizzare i suoi rifornimenti continui. L’unica pecca è che vede poco la porta, ma cosa gli vuoi dire ad uno così? Non giocherà tutte le partite comunque, perché in rosa, nell’abbondanza della Juve, c’è ancora quel Juan Cuadrado di cui Massimiliano Allegri è innamorato a livello tattico, al punto di opporsi ogni estate ad una sua possibile cessione; in misura minore, ma anche per lui valgono le stesse considerazioni del compagno, entrambi più propensi all’assist che non alla gioia personale. Dalla samba sudamericana passiamo a tutt’altro umore, quello di un rabbuiato Candreva che ha chiuso la scorsa stagione col numero 0 nella casella di gol ed un rapporto sempre più incrinato con la tifoseria nerazzurra; si parla di Monaco per lui, di certo la concorrenza è aumentata a dismisura ed in questo momento è una delle ultime scelte, da non puntarci. D'Alessandro è andato all'Udinese: può essere una variante tattica, ma più che altro è un'alternativa ai nuovi Machis e Pussetto. A Frosinone Paganini paga lo stesso disguido tattico di Soddimo; Biabiany, dopo i problemi cardiaci e l’esperienza in Repubblica Ceca, torna nella sua Parma, dove tanto aveva fatto bene, ma numericamente in quel ruolo sono tanti ed è un rischio. Krejci può fare il quinto a sinistra a Bologna, se la gioca con Dijks, ma ancora non ha convinto fino in fondo. Stesso ruolo per Berenguer a Torino, anche se nelle idee di Mazzarri, probabilmente, al pollito viene preferito Ansaldi, che è un terzino vero e proprio. Borini parte titolare alla prima giornata contro il Genoa, la squalifica di Calhanoglu gli apre la strada: il turco, però, è tutt’altra cosa…

W + A – Perisic, Chiesa, Callejon, Bernardeschi, Pussetto, Di Francesco F, Parigini, Stijepovic, Di Gaudio, Lombardi, Castillejo.

Uno degli esterni più forti del fantacalcio, nonostante gli alti e bassi della scorsa stagione è uno che tra gol e assist arriva praticamente sempre a quota 20. Ivan Perisic torna a Milano da eroe, dopo aver quasi portato la Croazia sul tetto del mondo; è vero, potrebbe pagare le fatiche con la sua nazionale alla lunga, ma è talmente forte atleticamente che c’è poco da preoccuparsi. Rispetto agli scorsi anni potrebbe rifiatare un po’ più spesso, considerando Champions e nuovi rincalzi, ma rimane sempre un top su cui poter, anzi, dover, costruire la propria squadra. Chi ha parlato di titolarità? Più o meno con gli stessi numeri a livello di bonus, Josè Maria Callejon, nei suoi primi 5 anni in Italia, ha giocato la bellezza di 188 partite su 190: dati impressionanti, tenendo ben presente che non parliamo di un difensore ma di un esterno. Anche il Napoli ha aumentato il numero d’interpreti nel parco attaccanti ed anzi, rispetto all’Inter le gerarchie sono ancora meno chiare. Il consiglio però, se non va a cifre stratosferiche, è di prendere lo spagnolo, perché il suo lo fa sempre ed è difficile rinunciarci. Chiesa è ormai l’uomo simbolo della Fiorentina, leader carismatico e tecnico della squadra di Pioli: ormai ha debuttato anche in Nazionale, è sempre più responsabile e decisivo, rischiate di farvi male all’asta se non arrivate muniti di tanti crediti. Può definitivamente esplodere, in un attacco da sogno con Pjaca e Simeone vuole arrivare in doppia cifra, non fatevelo scappare. Chi ha lasciato Firenze per andare a vincere è stato Bernardeschi, che però, vuoi un po’ per i fenomeni che ci sono alla Juve vuoi per la sfortuna di problemi fisici, non ha trovato tanto spazio; quando chiamato in causa tuttavia ha fatto bene. Al fantacalcio, specie in mantra, il consiglio è prenderlo come jolly isolato, non spendendo una fortuna e senza andarvi a suicidare in strane coppie offensive bianconere, le cui ali cambiano di settimana in settimana. Pussetto è stato pagato dall’Udinese ben 10 milioni; al momento però è un pericolo per il fantacalcio, perché Machis, De Paul e Lasagna sono i titolari. DiFrancesco al Sassuolo può migliorare ancora sotto la gestione De Zerbi, specialmente con riguardo all’aspetto realizzativo, in cui è ancora acerbo. Di Gaudio è una delle alternative offensive del Parma, giocatore molto rapido e che vede anche discretamente la porta, lo avrete sicuramente già notato ai tempi del Carpi; più probabile però parta dalla panchina. Stijepovic è un giovanissimo aggregato in prima squadra dalla Sampdoria, dovrebbe avere poco spazio, proprio come Parigini e Lombardi. Castillejo è la scommessa di Leonardo per il nuovo Milan: talento immenso ed indiscusso, anche se storicamente segna pochino per puntarci al fantacalcio. E le gerarchie, con Suso in testa, sono abbastanza chiare: più un ricambio per l'altro spagnolo e Calhanoglu.

W + T – Perotti, De Paul, Giaccherini, Ciciretti, Eysseric

Difficile la situazione di Perotti a Roma: nel suo ruolo è arrivato un giovane interessantissimo come Kluivert e, in caso la società decidesse di acquistare un altro esterno offensivo, lui ed El Shaarawy sarebbero i sacrificabili. Al momento resta comunque il giocatore più pronto tra gli esterni giallorossi e nei vari impegni della Roma avrà sicuramente spazio (oltre al fatto che rimane uno dei migliori, se non il migliore, rigorista dell’intera Serie A), per cui non regalatelo assolutamente; l’importante, però, è che abbiate ben chiaro che non stiamo parlando di un titolare inamovibile. De Paul ha segnato 4 rigori su 4 lo scorso anno, inizialmente è stato una delle note più liete dell’Udinese, per poi andare lentamente a spegnersi, come tutta la squadra; giocherà esterno alto nel nuovo 4-2-3-1 di Velazquez. Giaccherini è storicamente un giocatore molto duttile: D’Anna sembra averlo collocato esterno alto nel suo 4-3-3 di partenza, ma a seconda delle fasi di gioco probabilmente verrà dentro il campo in una sorta di 4-3-2-1 per lasciare spazio sull’esterno ai terzini; rispetto all’anno scorso, però, non si gioca il posto con Birsa, i due dovrebbero coesistere. Bentornato Ciciretti, che dopo la parentesi di Benevento si rigiocherà le sue carte a Parma; abbiamo già parlato dell’abbondanza numerica sugli esterni alti per D’Aversa, ma Amato ha caratteristiche uniche e non dubitiamo del fatto che possa trovare spazio. Meteora Eysseric: non ha mai convinto fino in fondo, con Pjaca e Mirallas lo spazio si riduce ulteriormente. Bye bye fantacalcio.

T – Ramirez, Joao Pedro, Birsa, Saponara, Zajc, Djuricic, Halilovic.

Centrocampisti marcatamente offensivi, con pochi o nulli compiti difensivi; fantasia allo stato puro, i classici rifinitori in grado di fare la differenza e saltare l’uomo, centralmente o in posizione defilata. Non sono tantissimi perché molti già li abbiamo analizzati nelle categorie C e W; quindi sfruttabili in più ruoli, caratteristica fondamentale in mantra. Sono consigliati in moduli che permettono di posizionarli a ridosso di due punte, come nel 4-3-1-2 o 3-4-1-2; ma anche se avete intenzione di giocare 4-2-3-1 o 4-2-2-2, ne avrete necessariamente bisogno.

Per ciò che hanno dimostrato finora, e non per il ruolo (anche se sì, è vero, delicato e comunque influente nella psicologia di questo tipo di giocatori), tutti i nomi in questa categoria rischiano di rivelarsi veri e propri boomerang al fantacalcio: decisivi in alcune giornate, fantasmi che odierete in altre. Partiamo da Ramirez, esempio più lampante: gare da fenomeno vero tra Bologna e Samp, poi lentamente si smarrisce, perdendo addirittura il posto con Caprari; giocatore discontinuo, da dover alternare con altri di questo tipo. Joao Pedro rientrerà dalla squalifica dopo la sosta, salterà quindi le prime 3 giornate; tatticamente, ha finalmente trovato un allenatore che può esaltarne le caratteristiche e, rispetto agli altri, ha il vantaggio di essere rigorista. Birsa, da re dei provinciali, nell’ultimo anno ha fatto disperare i fantallenatori, finendo addirittura in panchina; il posto l’ha riconquistato, adesso bisogna vedere quanto possa realmente incidere in un Chievo che non gira granché. Saponara è emblematico, la dimostrazione di quanto nel calcio sia fondamentale l’aspetto psicologico: se sgombro mentalmente, fa il fenomeno, vedi Empoli; se sovraccaricato di aspettative o sfiduciato, è inconsistente, vedi Milan e Fiorentina. Ora l'occasione Samp: speriamo che sia la piazza ideale dove rilanciare sé ed il suo straordinario talento. Attenzione a Zajc, talentino dell’Empoli che si era messo in mostra già nelle ultime gare di campionato di due anni fa; giocherà trequartista alle spalle del duo Caputo-La Gumina, se si accende lui, l’Empoli gira. Qua ci sentiamo di rischiare, nonostante i tanti pericoli: un penny su Djuricic, pupillo di De Zerbi arrivato con lui a Sassuolo; il centrocampo neroverde è il più affollato della Serie A numericamente, e rispetto a Benevento si è alzato anche di livello, ma Filip secondo noi ha qualità per emergere. Di Halilovic si è parlato per anni come il futuro crack del calcio mondiale, “il ’96 più forte al mondo”; tra prestiti finiti male e comparse da meteora, finora ha rispettato le aspettative solo su Fifa, sprecando il suo talento: piede magico, movenze ancora un po’ troppo compassate. Un peccato.

T + A – Luis Alberto, Ilicic, Suso, Calhanoglu, Verdi, Boateng, Ljajic, Correa, Medeiros, Caprari, Boga, Orsolini, Vignato, Sprocati.

Doppia cifra di gol e assist, un piede fatato ed il partner ideale per Ciro Immobile: la sorpresa più eclatante dello scorso campionato, Luis Alberto. Qualità fuori discussione, è il regista offensivo della Lazio ed il centro del gioco di Simone Inzaghi: fatene un perno anche nelle vostre rose, come numeri può confermarsi, onestamente difficile chiedergliene ancora di più. Il suo vice sarà El TucuCorrea, che numericamente ha preso l’eredità di Felipe Anderson nella rosa biancoceleste: lo ricorderete in maglia blucerchiata, dove aveva già fatto vedere buoni spunti. Mezzi tecnici eccezionali, a Siviglia pensiamo possa essere maturato anche a livello tattico; se diventa cattivo sotto porta, parliamo di un giocatore spaziale, per questo potete pensare di prenderlo anche da solo senza Luis Alberto, nella speranza possa esplodere. Un nome, se vi chiedessimo solamente un nome per descrivere genio e sregolatezza in un calciatore, chi ci indichereste? Per noi l’identikit perfetto lo descrive lui, Josip Ilicic, un ALIENO nel suo primo anno a Bergamo. Personalmente ci fa impazzire, un giocatore pazzesco quando è libero di testa, basti considerare che l’anno scorso in 31 presenze (di cui molte da subentrato), ha realizzato 11 gol e 8 assist. Da confermare assolutamente anche quest’anno, nonostante questa maledetta infezione alla gola che ancora non l’ha fatto scendere in campo in partite ufficiali. Il pericolo è che possa prevalere la sua sregolatezza, come quando a Firenze fece una stagione da urlo per poi sparire nella successiva. Da avere fede. Altro mancino incantevole, altro giocatore eccezionale: Suso sarà ancora il leader tecnico del progetto Milan, imprescindibile nell’undici titolare di Gattuso; segna ancora però troppo poco per essere considerato un top assoluto, deve assolutamente migliorare sotto questo aspetto. Il suo partner sulla fascia opposta rimarrà Calhanoglu, in crescendo nella scorsa stagione. Specialista da calcio piazzato, ha preso confidenza con l’Italia e col campo, può fare sempre meglio (ricordate però che è squalificato alla prima); ma attenzione, perché il Milan ha preso dal Villareal anche Samu Castillejo, interessantissimo esterno mancino, simile a Suso per caratteristiche. Verdi, con 6 mesi di ritardo, è arrivato a Napoli, dove combatterà con le unghie con i denti per un posto da titolare: la concorrenza è agguerritissima, difficile far sedere in panchina due tra Mertens, Milik, Callejon ed Insigne, ma ci proverà; ha il vantaggio di essere ambidestro, e di conseguenza poter giocare indifferentemente su entrambe le fasce, e un tiratore da fermo incredibile. Boateng torna in Italia dopo aver fatto bene in Germania, un po’ meno in Spagna; come tipo di giocatore si è un po’ modificato, fisiologicamente un po’ irrobustito rispetto a quello esplosivo dei tempi del Milan, ed è uno dei motivi per cui De Zerbi lo sta provando falso nueve nel nuovo Sassuolo. Interessante quindi al fantacalcio mantra, perché listato in un ruolo più arretrato di quello che probabilmente ricoprirà, anche se qualcuno teme possa essere una meteora, ed il pericolo effettivamente c’è; il consiglio è di dargli una possibilità, a patto che non si vada fuori da parametri economici comunque contenuti. Come per Ljajic, per cui ogni anno si rischia o di aver fatto un affare, comprando a pochissimo un fenomeno, o di prendere una batosta, strapagando un separato in casa/giocatore discontinuo. In questo momento non fa parte della squadra titolare nella testa di Mazzarri, ma con Adem chi lo sa… Medeiros ricorda Suso come tipo di giocatore: rapido, brevilineo, sinistro educato ma tagliente; anche per lui una possibilità al Genoa, il pericolo è che l’arrivo di Favilli possa orientare Ballardini più verso un 3-5-2 che non un 3-4-3. Sempre a Genova, sponda Samp, vuole finalmente esplodere Caprari: l’anno scorso partiva come partner ideale di Quagliarella, poi il mercato ha offerto la possibilità Zapata e Gianluca ha fatto educatamente panchina, finché non è riuscito a ritagliarsi un po’ di spazio come trequartista alle spalle delle due punte. Giampaolo lo adora, definendolo come l’unico in rosa capace di saltare l’uomo e creare superiorità numerica con la sua fantasia; non ci rinuncerà facilmente, da avere come soluzione ulteriore sulla vostra trequarti. Boga arriva dal Chelsea, arma offensiva per il Sassuolo per il momento solo dalla panchina; Vignato e Sprocati ancora non pronti. La scommessa è Orsolini: capocannoniere del Mondiale Under 20, ma tanta panchina fra Bergamo e Bologna lo scorso anno. Inzaghi lo vede da mezzala di qualità, uno con un talento del genere, secondo noi, spazio prima o poi deve trovarlo per forza. Ed in allenamento si specializza in rovesciate, occhio…