SCUDETTO - "Questo è un campionato difficile da decifrare. Però la classifica è ancora troppo corta, sono state disputate poche partite. L’Inter è forte e ha cambiato davvero molto poco. L’Atalanta può inserirsi in questa lotta, è una candidata. Ma anche il Milan che è andato a vincere sul campo del Real! La Juventus? La storia dice che si prova sempre a vincere, vediamo. Siamo una squadra nuova con tanti giovani, credo che la scelta migliore sia quella di pensare partita dopo partita".
LIMITI DELLA JUVE - "Direi due aspetti: migliorare gli automatismi da una parte e dall’altra leggere al meglio i diversi momenti della partita. Non sempre si deve giocare allo stesso modo: a seconda di come sta andando il match, si deve essere in grado di interpretarlo al meglio".
DERBY - "Primo gol col Torino? Speriamo, ma non è un problema. Voglio farlo e prima o poi arriverà. La cosa più importante è che la Juventus vinca. Dopo Lille, ho detto nello spogliatoio: 'Ragazzi, devo fare una tripletta prima che me ne convalidino uno!'".
I COMPAGNI - "Ci sono tantissimi elementi di qualità. Devo dire che Dusan Vlahovic è un attaccante totale: può tirare forte di destro e di sinistro, è potente fisicamente. È un professionista al 100%, lo vedi per come si allena. Grandissimo anche Kenan. Yildiz ha un talento pazzesco e non ha nemmeno vent’anni. Straordinaria la sua sensibilità palla al piede, che gli permette di dribblare a piacimento. Incredibile poi il carisma di Danilo, quando parla in allenamento si avverte subito che è un leader. E non parliamo dei giovani: vestire questa maglia alla loro età non è scontato. Fortissimi anche loro".