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Zanetti: “Montipò è in dubbio: cosa filtra per domani! Rimpianto Harroui, Daniliuc e Tengstedt…”

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L’ultima gara del campionato per il Verona sarà in casa dell’Empoli. Entrambe le squadre sono alla ricerca di punti per salvarsi. In conferenza stampa ha parlato il tecnico del Verona Zanetti: ASSENZE –  “Harroui?...
Andrea Della Sala

L'ultima gara del campionato per il Verona sarà in casa dell'Empoli. Entrambe le squadre sono alla ricerca di punti per salvarsi. In conferenza stampa ha parlato il tecnico del Verona Zanetti:

ASSENZE -  "Harroui? E' innegabile che sia un giocatore sul quale puntavamo tanto. Attorno a lui volevamo costruire qualcosa, con qualità da collante fra centrocampo ed attacco, ha gol ed assist nelle gambe e sa lavorare in fase di non possesso, ci siamo dovuti abituare a non averlo, spero che l'Hellas possa goderselo tanto. Abbiamo un po' di situazioni da valutare, Montipò ha un problema muscolare, è a rischio. Daniliuc ha una influenza, ma può essere recuperabile. L'Empoli ha una identità ben chiara, furore agonistico, squadra verticale con ottime individualità".


DISTRAZIONE - "La cosa da fare è concentrarci su noi stessi, cercando di essere lucidi e pensando solo a mettere tutto in campo, senza pensare cosa accade da altre parti. Questo errore lo abbiamo già fatto in altre partite, ci concentriamo su di noi, su una squadra che vedo in crescita, la settimana è andata per questo verso, dobbiamo essere pronti ad una partita di una valenza enorme, dove conte solo il risultato".

EMPOLI - "Come ho già detto sono concentrato sulla missione di salvare l'Hellas, sarebbe un sogno, un onore, so quanto ho dovuto combattere per giocarci questo obiettivo. Ce l'abbiamo lì ad un punto. Di fronte abbiamo una squadra che si gioca tanto, ma vedo la squadra pronta, l'ho vista pronta in settimana, vedo una squadra che percepisce il momento, che è diverso da un mese fa, dove inseguivamo una vittoria, qui è la resa dei conti".

FORMAZIONE - "Non mi sento di scoprire le carte, ma credo che in queste partite debba andare in campo chi sta meglio, non possiamo fare calcoli, soprattutto dal punto di vista individuale, conta solo la squadra, non le prestazioni singole. Gioca chi sta meglio, anche ragionando sul tipo di partita. Chi entra poi è anche più importante di chi parte, lo ha dimostrato il cambio di Lazovic, chi entra deve essere pronto a risolvere le cose, le partite durano 90-95 minuti e spesso si decidono nei secondi tempi".

GRUPPO - "E' un gruppo perché ha dovuto superare insieme tante difficoltà. Fra le piccole mi sento di dire che siamo quelli messi meglio, questo gruppo ha superato delle difficoltà che erano preventivabili. La salvezza ad un certo punto sembrava in tasca, poi abbiamo avuto dei problemi mentali più che altro. La parola gruppo mi piace molto, ma deve essere un gruppo vincente, altrimenti non rimane altro".

TENGSTEDT - "A loro mancano i gol, ma hanno tutti un carattere equilibrato e freddo, lavorano per crescere, non subiscono particolarmente la pressione. Tutti questi giocatori potrebbero essere decisivi da un momento all'altro, non devono mai perdere la fiducia. Tengstedt deve saper stare dentro all'intensità di una partita, a livello alto. Serdar e Suslov per esempio stanno crescendo anche se arrivano da infortuni. Lui ha avuto bisogno di questo tempo, può essere decisivo, ora vediamo se inizierà dal 1' o se giocherà a partita in corso. Massima fiducia nei miei attaccanti, siamo una delle squadre andata in gol con più giocatori diversi".