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Lautaro: “Deluso da Lukaku, non ha risposto a me e ai compagni! Perché ho detto no all’Arabia”

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Lautaro Martinez è il nuovo capitano dell’Inter. E alla Gazzetta dello Sport parla proprio da capitano, affrontando anche il discorso Lukaku oltre a quello dell’Arabia Saudita. CAPITANO – “Portare questa fascia (e la...
Guglielmo Cannavale

Lautaro Martinez è il nuovo capitano dell'Inter. E alla Gazzetta dello Sport parla proprio da capitano, affrontando anche il discorso Lukaku oltre a quello dell'Arabia Saudita.

CAPITANO - "Portare questa fascia (e la indica, pure se non c’è, come fosse tatuata, ndr ) vuol dire assumersi più responsabilità dentro la squadra, dentro lo spogliatoio. Ma io l’ho sempre fatto anche prima. Ho un obiettivo: dare una mano ai compagni che hanno bisogno. Sono preparato, sono pronto per questo. Per me è un vanto, voglio essere all’altezza dei tanti campioni che hanno indossato la fascia nella storia dell’Inter e rendere tutti orgogliosi di me. E’ vero, sono andati via giocatori importanti, ora c’è un gruppo più giovane. Ma io inizio ora la mia sesta stagione qui: capisco tutto, conosco tutto, quello che ho imparato lo metto a disposizione".


AI NUOVI - "Una cosa sola: se siete qui, se indossate questa maglia, è perché avete qualcosa. Siete stati scelti, non siete qui per caso. Avete la qualità, la forza e la mentalità giusta per entrare a San Siro e giocare. Date tutto, al resto penseranno i tifosi con l’amore che ci accompagnerà".

FINALE - "Ho fatto la scelta giusta. C’è chi dice che avrei dovuto passarla a Brozovic, chi a Lukaku. In quel secondo ho deciso così e va bene, ho rivisto tante volte i video con Guardiola già a terra... Ma non è l’unica occasione che abbiamo avuto quella sera, nella testa porto con me quanto di buono abbiamo fatto".

SCUDETTO - "Dal momento in cui sono diventato capitano, ho in testa la voglia di vincere il campionato e di alzare io il trofeo. Io e i miei compagni ce lo siamo detti, abbiamo lasciato l’Inter in alto, la gente si aspetta tanto da noi e noi da lì ripartiremo".

CHAMPIONS - "Lo scorso anno qualcuno credeva che saremmo arrivati in finale? Nessuno. E allora dobbiamo crederci anche quest’anno. Ora tutti sanno chi è l’Inter, ci siamo guadagnati il rispetto di tutti in Europa".

THURAM - "Marcus è molto intelligente, sa usare bene il corpo, è anche molto tecnico. Ci serve, è un campione, ci darà una grande mano. Speriamo che capisca in fretta il modo di giocare dell’Inter e l’idea del mister, che conosca in fretta i compagni. Marcus è più simile a Edin, gli piace andare a prendersi il pallone lontano dall’area, giocare con la squadra, dialogare. Ma io mi sono sempre adattato con tutti, sia da prima sia da seconda punta".

LUKAKU - "Ci sono rimasto male, è la verità. Anche io ho provato a chiamarlo in quei giorni di caos, non mi ha mai risposto, lo stesso ha fatto con altri miei compagni. Dopo tanti anni insieme, dopo tante cose vissute insieme, sono rimasto deluso. Per carità, è una scelta sua. Gli auguro il meglio. Me lo aspettavo? No".

ARABIA - "È vero, le proposte sono arrivate. Ma sono felice all’Inter e felice a Milano, non ho motivo per cambiare, la mia famiglia la pensa come me. Di sicuro l’aspetto economico ti entra nella testa, inutile negarlo, sono tanti soldi eh... Ma poi dipende dal singolo: io ad esempio ho scelto così perché voglio continuare a giocare ad alti livelli, penso già a prepararmi bene per la prossima Coppa America o il prossimo Mondiale con l’Argentina".

INZAGHI - "Mi ha fatto capire che si può lavorare e imparare anche sorridendo: è un aspetto che ti fa essere sempre positivo, anche quando i risultati non arrivano".

TRA CINQUE ANNI - "Non lo so. Non m piace mescolare il presente col futuro: si rischia solo di sbagliare. E io mi voglio godere l’Inter".

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