CENTROCAMPO - “Dipende da come lo conti: può essere a due, a tre o a quattro. Anche quelli sotto la punta io li considero centrocampisti. Questo non è un ritiro estivo, non dimentichiamolo: non c’è tempo di mettere in mostra le proprie idee. Rimaniamo sulle certezze, prima del Monterrey abbiamo avuto appena due giorni al completo. Dopo la partita abbiamo concesso 48 ore per riprendersi perché la squadra viene da nove mesi di battaglie e il recupero è una parte fondamentale. Per chi gioca ogni tre giorni, l’allenamento migliore è il recupero. Parliamo di giocatori evoluti, che sanno fare determinate cose e che capiscono al volo le nostre richieste”.
CLIMA - "Contenti del cambio? Dipende da quale punto di vista lo guardi. Qui abbiamo trovato un'ottima struttura di allenamento, come l'avevamo anche a Los Angeles. Per noi è importante avere tutto a disposizione per fare un buon lavoro. A Seattle è un po' più fresco, ma siamo appena arrivati, l'obiettivo è solo allenarsi e giocare al meglio".
IDEE - “Vorrei una squadra dominante la vorrebbero tutti gli allenatori. Bisogna tirare fuori le qualità tecniche, la personalità, la voglia di avere il pallino del gioco in mano e dettare tempi e trovare soluzioni. E’ il sogno di tutti gli allenatori. Vorremmo farlo anche noi in un futuro breve, già da domani, ma anche quando avremo più tempo a disposizione per fare un certo tipo di lavoro”.
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