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Fabregas: “Per Icardi non c’è mai stato nulla! Da Cunha, Douvikas, Caqueret, Strefezza e il futuro…”

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Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato oggi in conferenza stampa verso la gara di domani contro il Cagliari. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato oggi in conferenza stampa verso la gara di domani contro il Cagliari. Ecco le sue dichiarazioni riprese da LarioSport.

OBIETTIVI - "Ci sono sempre degli obiettivi, una crescita. Noi dobbiamo avere la voglia di vincere sempre, partita dopo partita. Abbiamo avuto alti e bassi. Ora dobbiamo dare più continuità alle performance, provare a dare opportunità a chi ha giocato meno e soprattutto provare a centrare il decimo posto".


DA CUNHA - “Si era fatto male e l’arbitro ha chiesto scusa per non aver ammonito l’avversario, un gesto che ho apprezzato. Si è allenato solo giovedì. Ha grande personalità, vediamo come starà e se impiegarlo o meno. È un giocatore fondamentale per noi”. Da Cunha è in ballottaggio con Perrone, pre-allertato se il francese non dovesse farcela.

FORMAZIONE - "Non sarà rivoluzione, tre-quattro giocatori meriterebbero di giocare. Con il Cagliari massimo 2-3 cambi".

DOUVIKAS - "Non dico nulla, tengo tutti sulla corda, tutti devono andare a dormire con il sogno di poter giocare".

TEMPO LIBERO - "È una cosa soprattutto mentale. Cosa dà al giocatore motivazioni in più? Il tempo libero. Fisicamente siamo a posto, così come tatticamente. Una cosa che ti può dare di più è la freschezza e la testa libera, lo dico per esperienza personale. Ota è il momento della serenità e della freschezza mentale: se mi dai, ti do. Ovviamente è più facile da fare ora che si sta vincendo. Chi non gioca fa un allenamento in più, magari anche con un qualche Primavera. Tutti devono essere pronti".

CAQUERET - "Non è mai uscito dalla Francia, è un passo importante lasciare tutto a metà stagione. Ma, Bologna a parte, mi è sempre piaciuto ed è in grande crescita".

FUTURO - "Io ancora a Como? Se porta fortuna farmi questa domanda, allora do la stessa risposta… Siamo tutti ancora molto coinvolti".

INTER-BARCELLONA - "Me lo ha detto Gatto che sono stato inquadrato spesso. C’è un rapporto personale con le persone che ho incontrato. Tifavo Barcellona? In realtà volevo vedere una bella partita, e l’Inter mi piace. Partita storica, che si ricorderà per tanti anni, è stata una fortuna avere l'opportunità di viverla live".

CAGLIARI - "Sta facendo un finale di stagione ottimo. Penso che Nicola dica ai suoi giocatori di andare a como a vincere e per ottenere punti salvezza. Mi aspetto squadra che verrà a prenderci, che cercherà di colpire con Piccoli e Luvumbo, hanno un gioco strutturato che hanno fatto per tutta la stagione. Sarà difficile, quello sicuramente.

GARCIA - "Era tutto fatto a gennaio. La mia idea non cambia, è forte e ha giocato una semifinale di Champions. È un leader, può fare tanti ruoli, sa cosa vogliamo fare qua. Vediamo, ora finisce la stagione".

ICARDI - "Non c’è mai stato nulla, nemmeno in estate".

STREFEZZA - "Lui è speciale, mi piace parlare di lui. Che entri dalla panchina o che inizi, darà sempre il 100%. Non è un leader vocale, ma uno che spinge con la sua mentalità, capisce il calcio che piace a me. Lui e Da Cunha sono quelli che capiscono meglio di tutti cosa c’è nella mia testa. Sono fortunato ad avere uno come lui, che fa anche vincere le partite: fa sempre tante cose bene e sta anche segnando".

PERRONE - "È me dentro al campo. Se gioca bene, la squadra gioca bene".

POCHI RIGORI - "Ne abbiamo avuti due, contro sei-sette. Puntiamo dalle fasce, spesso abbiamo fatto fatica: ottima preparazione, poi a volte è mancata un po' di qualità o la forza per guadagnarci un rigore. Uno contro uno dentro l’area, qualcosa deve succedere. Abbiamo migliorato con Diao e Douvikas. Vogliamo tenere i giocatori dietro la palla, per puntare poi l’area. Il contropiede è un’arma, noi non sempre l’abbiamo sfruttata".