RUOLO - "Non ho un ruolo preferito, posso giocare player, mezzala, dipende dove il mister vuole che io giochi. Ho due modelli: il primo Paul Pogba e poi Patrick Vieira. Due grandi giocatori, mi piacciono molto".
GOL - "Vorrei segnare di più perché sicuramente la vedo come una crescita, ma non è la cosa più importante per me. Sono io che devo creare un ponte tra la difesa e l'attacco e sicuramente sono quello che deve dare equilibrio e creare supporto alla squadra, recuperando tanti palloni. Chiaramente fa piacere a tutti segnare, ma non è il compito principale, per questo ci sono gli attaccanti".
TODIBO - "Sì, abbiamo parlato, ma non della Juve. Ma di tante altre cose. Vediamo se finisce qui o no".
POGBA - "Non ho mai parlato a Pogba. È amico di mio fratello ed ero un suo fan anche dei suoi cambi di capelli".
CARATTERISTICHE - "Amo molto far girare la palla. Verticalizzare molto. Ho anche qualità di grande dinamicità. Gioco anche molto con palla al piede. Riesco a recuperare palloni pure in modo aggressivo. Sono completo, ma ho tanta strada ancora. So che la Serie A è un campionato molto tattico, con squadre di alto livello. E' la prima volta e dovrò riadattarmi. Mi ha detto molti consigli Deschamps e farò tesoro delle sue parole. Ovviamente, però, sento tutti i giorni mio papà ed è la persona con cui parlo di più".
FARIOLI - "Il mister è molto importante per me, perché mi ha dato fiducia. Lui si aspettava molto da me e mi parlava molto ed è stato una figura importante insieme a tutto il suo staff".
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