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K. Thuram: “Spero di vincere tanti scudetti e vorrei più gol! Todibo, Marcus, Motta, Pogba, il ruolo…”

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Giorno di presentazione di Khephren Thuram in casa Juventus: il giovane centrocampista ha parlato oggi per la prima volta in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Giorno di presentazione di Khephren Thuram in casa Juventus: il giovane centrocampista ha parlato oggi per la prima volta in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni riprese da Tmw.

JUVE - "La prima settimana è passata molto bene. Lavoro bene con il gruppo e con il mister. Qua va tutto molto bene. Ovviamente mio papà mi ha detto che è la squadra più grande d'Itala e del mondo per lui. Bisogna approfittare di ogni momento, non come giocatori ma anche come staff è uno dei migliori al mondo. Per me sarà un'occasione di crescita, come persona e come giocatore. Essere qui è un sogno. Ho sempre desiderato di giocare alla Juve da quando ero piccolo, dove sono passati moltissimi giocatori francesi, dei nomi di grandissimo prestigio. Sono ancora più orgoglioso di poter indossare questa maglia. Quindi ogni giorno mi sveglio e sento di avere una grande fortuna. Sia Vieira che Henry mi hanno dato tanti consigli e mi hanno parlato della Juventus. Sono stati molto contenti per me e sono riconoscente di questo. Ero piccolo quando la Juve ha vinto gli scudetti e non mi ricordo tanto. Spero di vincere tanti scudetti con questo club. Mio papà sarà felice per me come per mio fratello. Noi ai suoi occhi siamo uguali. Spero di fare bene come gli altri francesi, come Matuidi, Pogba, mio papà che ha giocato qui".


MOTTA - "Sicuramente la sua presenza ha avuto molta importanza. È stato un giocatore eccezionale e intelligente. Sono sicuro che potrò imparare molto da lui. Il mister mi parla tutti i giorni e mi ha dato anche dei consigli che non posso svelare. Si vede che è stato un giocatore molto intelligente".

MARCUS - "Dice che sono più forte di lui? Lo dice perchè mi vuole tanto bene. Secondo me lui è più forte di me. Sono molto contento per lui. Ha fatto una lunga carriera, ha giocato in Francia, è arrivato non da grandi club, ma è arrivato alla nazionale. Per me è un modello, il migliore della famiglia. Gioca da attaccante, fa molti gol, riesce a essere assistman. Quindi per me lui è il più forte. Per lo scudetto vedremo come andrà questa stagione".

RUOLO - "Non ho un ruolo preferito, posso giocare player, mezzala, dipende dove il mister vuole che io giochi. Ho due modelli: il primo Paul Pogba e poi Patrick Vieira. Due grandi giocatori, mi piacciono molto".

GOL - "Vorrei segnare di più perché sicuramente la vedo come una crescita, ma non è la cosa più importante per me. Sono io che devo creare un ponte tra la difesa e l'attacco e sicuramente sono quello che deve dare equilibrio e creare supporto alla squadra, recuperando tanti palloni. Chiaramente fa piacere a tutti segnare, ma non è il compito principale, per questo ci sono gli attaccanti".

TODIBO - "Sì, abbiamo parlato, ma non della Juve. Ma di tante altre cose. Vediamo se finisce qui o no".

POGBA - "Non ho mai parlato a Pogba. È amico di mio fratello ed ero un suo fan anche dei suoi cambi di capelli".

CARATTERISTICHE - "Amo molto far girare la palla. Verticalizzare molto. Ho anche qualità di grande dinamicità. Gioco anche molto con palla al piede. Riesco a recuperare palloni pure in modo aggressivo. Sono completo, ma ho tanta strada ancora. So che la Serie A è un campionato molto tattico, con squadre di alto livello. E' la prima volta e dovrò riadattarmi. Mi ha detto molti consigli Deschamps e farò tesoro delle sue parole. Ovviamente, però, sento tutti i giorni mio papà ed è la persona con cui parlo di più".

FARIOLI - "Il mister è molto importante per me, perché mi ha dato fiducia. Lui si aspettava molto da me e mi parlava molto ed è stato una figura importante insieme a tutto il suo staff".