ANCORA SULLA SCELTA - "Perché? Non insistere. Ho lasciato quello che ho avuto, lascio tanto amore alla città. Non insistere, non è il caso. La gente riesce a capire cosa è stato fatto in queste due stagioni. La gente mi ha amato e ho amato questa gente. Si chiude un ciclo bellissimo. Ovunque sono stato ho portato rispetto, passione e quello che avevo dentro. Ricordo come stava questo ambiente quando sono arrivato e dove abbiamo portato questo Bologna. Ora voglio riposarmi, stare a casa. E' una decisione presa non rimanere. Spero nella comprensione da parte di tutti. Ho visto in città ragazzi da 8 a 80 anni con un sorriso in faccia, mi hanno sempre amato a prescindere dalle mie decisioni e questo amore continuerà. Ho sempre rispettato la città, sono riconoscente a tutti questi ragazzi. Oggi è la cosa che conta. Non c'è odio, solo amore".
GRUPPO - "Cos'ha detto quando ho comunicato la mia scelta? Per il momento sono cose che devono rimanere all'interno. Sono stato molto diretto, rispettando i tempi e sono stato molto onesto con loro. Penso che questa sia una cosa non da poco. Ho avuto sempre lo stesso rispetto e la stessa onesta da parte di questi ragazzi. Può sembrare di no, ma sono soddisfatto e molto felice di aver fatto queste due stagioni in una squadra straordinaria, di aver vissuto in una città meravigliosa. Siamo sempre andati ai 200 all'ora. sono orgoglioso e soddisfatto di aver allenato questi ragazzi. Ora posso riposare e pensare alla mia famiglia".
COSA LASCIA - "Lascio l'amore, la mia passione, l'ambizione. Ho avuto il privilegio di allenare tanti ottimi giocatori e di condividere tante cose con loro: voglio bene a tutti, auguro il meglio ai calciatori e a tutto il Bologna. La squadra si è impegnata sempre, dal primo all'ultimo giorno, e non posso far altro che ringraziare tutti".
OBIETTIVO - "Non ho pensato ancora. Ho un biglietto aereo sennò andrò in moto, andrò a Barcellona e sarà un momento bellissimo per riflettere, per stare anche da solo e pensare a cosa è stato fatto. Ma anche pensare al futuro. Il resto non conta".
COSA SI PORTA VIA - "I miei ragazzi. Da oggi in poi non sono più il loro allenatore, ma sanno che potranno contare su un padre, un amico, un fratello più grande: ci sarò per loro in qualsiasi momento, come è già accaduto con l'Under 19 del PSG e allo Spezia. C'è sempre stato rispetto per i ruoli e per il gioco, ma anche tanta stima reciproca: ho dato tutto per i ragazzi e loro hanno dato tutto per me, questo è il motivo per cui abbiamo raggiunto questo tipo di risultato".
CHI HA DATO PIÙ SODDISFAZIONI - "E' difficile trovarne solo uno, è impossibile. Ognuno ha fatto la propria strada mantenendo sempre un grande rispetto per il gruppo e chi è partito ha proseguito la sua carriera dando il massimo. Tutti i giocatori mi hanno aiutato tantissimo".
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