OSIMHEN - "E' stata un'opportunità. Loro si sono appoggiati a noi appena finita la sessione estiva in Italia. All'inizio non eravamo apertissimi perché già di prestito si era parlato con altre squadre, poi parlando col giocatore abbiamo trovato una quadra e la situazione è stata appagante per tutti. E' chiaro che noi volevamo venderlo".
McTOMINAY - "Il calciatore voleva Napoli e questo è stato appagante e deve esserlo per tutti noi. Se un giocatore dello United che fa 10 gol vuole venire a Napoli nonostante altre opportunità dobbiamo essere orgogliosi. E' un'operazione che parte da lontano, a inizio giugno ci sono stati i primi contatti con l'agente ma non pensavo potessimo arrivare a chiudere l'operazione anche perché in rosa c'erano giocatori che andavano valutati. Poi strada facendo i rapporti li abbiamo mantenuti fino a quando ci siamo seduti con lo United e abbiamo chiuso forti della volontà del giocatore".
GILMOUR - "È stato il primo centrocampista trattato e definito. Era fatta già a luglio. Poi ci sono dinamiche di mercato che rallentano questi trasferimenti, il Brighton doveva comprare il sostituto, ma siamo sempre rimasti in contatto. Poi quando la situazione sembrava sbloccata, l'infortunio del sostituto salta, è bloccato. Loro volevano farlo a gennaio e noi stavamo accelerando su McTominay, così c'è stata una fase di stallo. Ma Gilmour voleva Napoli e in modo corretto ha fatto prevalere col Brighton la sua volontà e così il presidente ci ha dato l'ok per chiudere. In mezza giornata abbiamo chiuso tutto, era già tutto pronto. Chi ha lavorato in segreteria è stato molto bravo".
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