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Juric: “Zapata non riposa, non c’è Vojvoda! I tempi per Buongiorno, le due punte, Sanabria, Vlasic…”

Juric: “Zapata non riposa, non c’è Vojvoda! I tempi per Buongiorno, le due punte, Sanabria, Vlasic…” - immagine 1
Arrivano novità sul Torino. Dice tutto Ivan Juric, allenatore granata, nella conferenza riportata da Tmw.
Guglielmo Cannavale

Arrivano novità sul Torino. Dice tutto IvanJuric, allenatore granata, nella conferenza riportata da Tmw: "Milan e Lazio sono due cose diverse, a Roma abbiamo fatto bene tante cose ma con mancanza di energia. Abbiamo fatto bene fino al loro gol. Ho notato che con la Roma abbiamo speso tanto, diversi giocatori hanno pagato. Abbiamo fatto poco in allenamento, dovevamo recuperare".

ZAPATA - "Turnover? Zapata no, voglio vedere la progressione del suo lavoro e com'è come atleta. Mi sembrava che a Roma fosse un po' meno del solito".


VOJVODA - "In mezzo abbiamo opzioni, mancherà Vojvoda per una brutta botta e dietro siamo contati".

VLASIC - "Cosa gli manca? Lavoriamo tanto sull'imparare a giocare, sulle posizione e su situazioni perché faccia meglio. Per noi è un giocatore importantissimo, spero torni il prima possibile in forma".

TAMEZE - "E' una opzione che può capitare, poi dipende dagli attaccanti. In questa emergenza può essere una soluzione"

SAZONOV - "Il ragazzo è predisposto al lavoro e a imparare, gli facciamo fare tanti video per vedere come crescere. In queste settimane ha dato buone sensazioni, è un ragazzo che vuole crescere come Schuurs. C'è da lavorare sui piedi e sulla rapidità, ma già a Roma mi ha fatto vedere certe cose fatte bene che prima sbagliava. La base è questa, la predisposizione al lavoro. Domani potrebbe giocare"

DUE PUNTE - "Lo abbiamo fatto altre volte, anche con Pellegri-Sanabria contro il Sassuolo o in amichevole a Nizza. Non mi è dispiaciuto il primo tempo a Roma, ci stava come partita e come concetti. La sensazione è che la squadra ha fatto ciò che ha fatto l'anno scorso, ha fatto possesso ma rispetto a un anno fa mancavano le accelerazioni. E' importante il lavoro settimanale, mi spinge a fare delle scelte".

PARTITE RAVVICINATE - "Dipende da partita a partita. A Roma per le statistiche è stata una gara di altissimo livello, fisicamente e mentalmente abbiamo speso tanto e abbiamo fatto fatica a recuperare. I grandi giocatori e quelli normali hanno la differenza di ricaricarsi in un altro modo. La partita è stata fatta bene, non abbiamo subito nulla per 60 minuti, ma ci mancava brio per andare là a vincere. Abbiamo recuperato energie, speriamo che domani la squadra sarà carica"

TEMPI BUONGIORNO - "Per uno stiramento solitamente sono quattro settimane più una per tornare in forma”.

RICCI - "Sono contento, vediamo le sue qualità".

SANABRIA E ZAPATA - "Dipende contro chi giochiamo, che tipo di difesa affronti. Si basa molto su questo. Contro le difese a quattro ci può stare. Sanabria non mi è dispiaciuto, abbiamo fatto giocate interessanti. Sulla trequarti c'è Vlasic, Seck sarebbe forzato e poi magari un centrocampista".

DIFESA -"Djidji è tornato e speravamo che andasse meglio, di Zima non ce lo aspettavamo e abbiamo preso un giocatore che seguivamo da tempo (Sazonov, ndr). La società ha fatto ciò che doveva fare, ci è andata male con Djidji e con Zima. Volevamo cinque giocatori e non sei, più N'Guessan, e sono tutti partecipi. La società ha tappato il buco con Sazonov".

MANCA LEADERSHIP - "E' la nostra sensazione, finita la partita dicevo che, arrivati al 60' facendo con perfezione contro una squadra forte ma in difficoltà. E ho avuto la sensazione di non essere compiuti. Vedevo la nostra carica, era diversa contro la Roma, ma sono gli stessi uomini. Quel giorno ne avevano di meno. Dobbiamo crescere, è una mia battaglia da due anni e mezzo per diventare una roba che non siamo ancora, nemmeno vicino. Mi dispiace tanto questo: arrivavamo da due vittorie, percepisci che a Roma era il momento e siamo mancati. E' inutile negarlo. Ora dobbiamo caricarci tanto e poi portare i ragazzi ad essere più competitivi".

ALLENAMENTO - "Voglio arrivare in allenamento e vederli andare forte: loro fanno per un po', poi li devo stimolare. E' il mio lavoro, ma ho la sensazione che dobbiamo crescere proprio tanto. Abbiamo fatto tanto su questi aspetti, in passato c'era qualcosa che non andava bene. Non siamo al top: a Crotone andavano a tremila all'ora, avevano una mentalità pazzesca. I miei ancora non ce l'hanno, a Roma ho avuto questa sensazione. Quando sei una squadra media e fai meno, è un disastro. Qua era tutto una banda, due anni fa il Toro era a un livello molto basso sotto tutti gli aspetti. Il lavoro è cresciuto, devi stimolare i ragazzi. Noi abbiamo ottenuto un ambiente pazzesco a Crotone, Verona e Genoa, loro andavano ai tremila all'ora. Qua è solo a tratti, bisogna sempre stimolarli. Se vogliamo ripeterci come l'anno, dobbiamo essere al massimo. Altrimenti avremo problemi".

RADONJIC - "Titolare o panchina? Non lo so... Se si presenta e fa il fenomeno, oppure no. Non lo so. Contro la Roma non ha fatto bene, ma si è sacrificato e ha rubato palloni, ma come gioco poteva fare meglio. Mi auguro che domani riprenda il cammino e che va forte, facendo la differenza".

SECK - "Siamo partiti da livelli bassi, doveva capire i momenti. Sono contento delle sue prestazioni, ha accelerazioni e porta palla: in un anno e mezzo è cambiato drasticamente il suo comportamento, lavora su se stesso e vuole migliorare. Fa di più fuori dal campo, si allena su tiri e dribbling, e si è detto che voleva diventare un giocatore. Lavora molto, è anche per questo che lo faccio giocare. A Salerno e con la Roma mi è piaciuto tanto, è consapevole che deve crescere. Potrebbe giocare".

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