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Dionisi: “Berardi? Carnevali ha detto tutto, oggi non c’era. Mi auguro torni a disposizione”

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A DAZN e in conferenza stampa, Alessio Dionisi commenta il ko del suo Sassuolo contro l’Atalanta. Ecco le parole su Mimmo Berardi e non solo, riportate da sassuolonews.net: “Berardi? Ha già detto tutto Carnevali. Se mi chiedete di chi ha...
Alessandro Cosattini

A DAZN e in conferenza stampa, Alessio Dionisi commenta il ko del suo Sassuolo contro l’Atalanta. Ecco le parole su Mimmo Berardi e non solo, riportate da sassuolonews.net: “Berardi? Ha già detto tutto Carnevali. Se mi chiedete di chi ha giocato ok, oggi non era a disposizione. Ricordo che in tutte le squadre fanno sempre i soliti, fate mente locale su chi ci faceva gol l'anno scorso e dobbiamo cercare gol su altri giocatori e non posso parlare di chi non è a disposizione oggi”. Ci auguriamo torni a disposizione, dicono in sala stampa “Anch’io me lo auguro…”, risponde.

SCELTE - “Prepari sapendo che quando parti ci sono certi giocatori e poi magari ti ritrovi che non è così. Oggi abbiamo fatto quello che potevamo. Defrel a destra è sacrificato o gioca lì lui o dobbiamo cambiare modulo, Laurienté gioca a sinistra e metterlo in un'altra zona è non sfruttare le sue qualità. Volpato è un ragazzo che ha bisogno di essere accompagnato, Missori idem, Miranda giocava in Primavera e si è ritrovato a esordire in campionato. Faccio i complimenti a chi ha giocato perché hanno avuto un atteggiamento encomiabile perché visto a Cosenza avevo delle perplessità e invece oggi chi doveva sicurezza l'ha dato e noi abbiamo bisogno di sicurezza, oggi non ne abbiamo tanto e dobbiamo cercarle prima di fare risultati perché se il calendario ti pone davanti Atalanta, Napoli, poi Inter alla quarta, oggi i ragazzi mi hanno dato risposte importante e dobbiamo cercare di migliorare da questo punto di vista e le cose torneranno per il nostro obiettivo che è diverso da quello che scrivono i giornali. Sono contento di essere rimasto ma nessuno dice mai quanto sia difficile e per questo sarà stimolante togliersi le soddisfazioni".


SENZA BERARDI - Ecco quelle in conferenza, riportate da TMW: "Non è la prima volta da quando ci sono, nella prima stagione che ho fatto io non ha giocato le prime due. È difficile giocare a mercato aperto, è difficile giocare con i tuoi giocatori più importanti e i sostituti sono giovani, chiacchierati, noi perdiamo di più di squadre che hanno una rosa più equilibrata, se poi aggiungo che nelle squadre segnano sempre i soliti, quindi dobbiamo recuperare chi faceva gol e metterli in altri giocatori ma non è semplice perché la Serie A non ti dà tempo ma questo è un ambiente sano. Dobbiamo essere equilibrati perché da fuori arrivano messaggi troppo ottimistici e giornalistici ma dobbiamo rivedere i nostri obiettivi per quelli che siamo. Non sono un folle, l'anno scorso avrei detto che abbiamo sbagliato qualcosa dopo una prova così, quest'anno non posso dire la stessa cosa. I ragazzi sono stati bravi, veramente bravi".

SCAMACCA - "Gli faccio un grande in bocca al lupo. Ci siamo sentiti precedentemente alla gara perché è un ragazzo veramente sensibile, al tempo stesso auguro all'Atalanta di valorizzarlo come è accaduto al Sassuolo, perché è andato più che in doppia cifra e sono sicuro che questo avverrà".

SINGOLI - "Sono molto contento di Erlic, ci lavoro per questo con lui. È normale che più partite fai, hai la possibilità di parlare un po' di più, lui è diventato un 'senatore' e si assume delle responsabilità. Ma oggi citare solo lui sarebbe un peccato perché Pinamonti ha fatto bene, i centrocampisti hanno fatto bene, Bajrami ha fatto bene. Ha avuto un precampionato non semplice, non è semplice arrivare a giocare 90 minuti alla prima con un 2004 a destra, poi un 2003 esordiente, davanti un esordiente e contro l'Atalanta, loro spostano ancora di più con i cambi e devo fare i complimenti a tutti".

CEIDE FUORI - "Abbiamo fatto bene. Le scelte sono state giuste, la mentalità è stata giusta, ma davanti avevamo una squadra che è un livello superiore al nostro e abbiamo la possibilità di ridurre il gap. Siamo in un momento di cambiamento, i giovani danno linfa nuova ma devono essere accompagnati ma chi ha giocato ha fatto bene, è la differenza che è sostanziale e oggi era quasi impossibile fare di più".

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