CHAMPIONS - "Sappiamo che la Champions League è l'obiettivo più importante ma anche quello più difficile da raggiungere ma intanto andiamo passo per passo. La partita col Tottenham arriva a febbraio ma dirà tanto di quello che può essere il nostro cammino in Champions".
GIOCATORI AI MONDIALI - "Non li ho sentiti, ho sentito solo Rafa Leao ma gli altri non li ho mai sentiti perché non sai mai quelli che possono essere i piani delle nazionali, non sai mai quelle che sono le loro abitudini quindi li lascio godere questo momento incredibile. Ci rivedremo qua quando sarà l'ora di rivederci".
LEAO - "Ha fatto la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato poco ma credo che comunque sia stata per lui un'esperienza bella e di alto livello".
GIROUD - "Per quello che riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall'inizio, lo hanno dimostrato e devo dire che c'è anche un po' di orgoglio da parte nostra nel vederli titolari e protagonisti di una squadra che arrivata in finale".
THEO - "Spesso si danno meriti a delle persone ma alla fine il merito è suo. Ha fatto un inizio di carriera folgorante poi si era un pochino perso poi ha deciso di venire al Milan rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato lo slancio che un giocatore delle sue caratteristiche deve avere perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto ma alla sua maniera è unico".
OBIETTIVI - "La vittoria dello Scudetto a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto preciso che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il ritorno ad essere competitivi. Direi che quella è l'immagine impressa nella mia menta. Siamo il Milan e non possiamo accontentarci, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi".
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