CALAFIORI - “Benissimo? Sì, da quando è entrato ha dimostrato personalità in diversi modi, però l'importante è trasmettere questa fiducia ai compagni, alla squadra. Lui parla poco, lo fa con le azioni e con i comportamenti. Riesce a trasmettere a tutta la squadra una convinzione e una fiducia nel gioco in entrambe le fasi. È un ragazzo che non ha paura di andare in anticipo, che quando c'è la profondità va con tranquillità enorme, è un ragazzo che fa giocare meglio la nostra squadra e riesce a trasmettere tutto questo agli altri. Siamo contentissimi di averlo in gruppo, adesso partirà in nazionale e ci auguriamo che vada tutto bene, che ne approfitti e quando torni continui a lavorare così. Sta lavorando molto bene".
ANCORA SU ZIRKZEE - "Cos’è cambiato? Non lo so, la chiave nel calcio non esiste mai. Il momento di Joshua è fantastico, ma non perché decido io dove lui debba giocare: ha caratteristiche, sia fischi che tecniche, giocando da attaccante, per le quali sa tornare, sa giocare con gli altri, sa combinare, sa finire l'azione e oggi l'ha fatto in maniera fantastica. Mi ricordo un cross su cui poteva segnare, ha fatto una fase difensiva fantastica e ha finito coi crampi. Giusto, perché è da tantissimo tempo che sta lavorando. Sono contento anche del rientro di van Hoojdonk, perché è un ragazzo che è entrato con caratteristiche diverse ma la stessa mentalità di Joshua. Oggi sono contento di tutti. Oggi è facile parlare di singoli, ma sono contento di tutti".
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