Thiago Motta è il nuovo allenatore del Genoa. Un grande ritorno, visto che aveva giocato a Genova nel 2008-09, l'anno prima del Triplete con l'Inter. Al Genoa era rinato da calciatore, ora proverà a iniziare la sua carriera da allenatore, dopo aver allenato l'Under 19 del Paris Saint-Germain nella scorsa stagione. "Thiago Motta? Ha le idee chiare e grandi qualità. Sono sicuro che stupirà tutti. Ha la stessa grinta di quando era giocatore, è uno con 13 palle”. E ancora: “Conosce bene il Genoa, ha visto tutte le partite: sa quello che c’è da fare per rilanciare questa squadra", è questo il benvenuto del presidente Enrico Preziosi.
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Così sarà il Genoa di Thiago Motta: il «vero» 2-7-2, da Pinamonti a Criscito e Schone
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Il calcio di Thiago Motta viene raccontato così da La Gazzetta dello Sport, dall'inviato in Francia che l'ha seguito nei suoi passi a Parigi: "Al PSG, i ragazzini con Motta hanno sviluppato un calcio fatto di possesso palla, elegante, libero dagli schemi come teorizzato dal tecnico con il concetto di «2-7-2», da leggere da sinistra a destra, per ribaltare ogni dogma. Un calcio dopato di aggressività. Caratteristica che l’ex regista ha portato in dote anche in Nazionale".
E proprio Motta aveva spiegato questo 2-7-2, che era più una provocazione: "Per me la squadra si può leggere anche partendo dalla fascia destra arrivando alla sinistra: che ne dice se giochiamo con il 2-7-2? Siamo in 12? No, io il portiere lo conto in quei 7 in mezzo al campo. Per me l’attaccante è il primo difensore e il portiere il primo attaccante", la sua versione.
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