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Allegri: “Rabiot, cosa lo frena e quando alzerà i giri! Così vedo Milik, Chiesa, Gatti e Fagioli”

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Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato a DAZN, Sky e conferenza dopo la vittoria di ieri per 1-0 contro il Lecce.
Guglielmo Cannavale

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato a DAZN, Sky e conferenza dopo la vittoria di ieri per 1-0 contro il Lecce, come raccolto da Tmw: "Era importante vincere soprattutto dopo una sconfitta rocambolesca come quella col Sassuolo, giocavamo contro una squadra come il Lecce che concede poco. Siamo stati equilibrati in campo, non concedendo tiri e sfruttando le occasioni create".

COSA NON È PIACIUTO - "Dobbiamo giocare meno la palla indietro, a un minuto dalla fine non si può mettere una palla in mezzo all'area però sono cose che si sistemano. I ragazzi hanno fatto una buona partita e non era facile. Siamo passati da essere i primi rivali dell'Inter per lo scudetto a brocchi, ci vuole un po' di equilibrio. Sicuramente dobbiamo lavorare per migliorare tante cose".


COSA MANCA - "Non voglio nascondermi: Inter, Milan e Napoli sono più attrezzate di noi per vincere il titolo. Noi quest'anno abbiamo tanti giocatori con poca esperienza però abbiamo corsa e giocatori che possono crescere. Dopo il gol ci siamo sbloccati, ci vuole pazienza per assorbire gli errori che ci possono stare. Gatti è stato attaccato per l'ultimo errore ma sono episodi rocamboleschi, è un giocatore con 27 partite in Serie A. Ci vuole un attimo di pazienza. Rugani ha fatto una partita straordinaria, ma è abituato perché è da otto anni alla Juventus e gioca con freddezza".

CHIESA - “Si allarga troppo? Non sono d'accordo, ha giocato tanto dentro al campo e quando va sull'esterno diventa meno marcabile rispetto a prima. Federico ha una tecnica straordinaria, è migliorato molto quest'anno".

MILIK - “Milik è un attaccante straordinario, ho cinque attaccanti molto bravi, tra cui anche Yildiz. Stanno lavorando tutti bene, Arek ha fatto una grande partita”.

NERVOSO ALLA FINE - “Era finita, è che a 30 secondi dalla fine su calcio d’angolo la palla deve stare ferma laggiù. Perché bisogna rischiare di concedere un contropiede”.

INCOSTANTI - “Non riesco a capirla a volte questa cosa qui. Se vogliamo diventare un squadra che si schianta contro un muro possiamo anche farlo ma difficilmente raggiungeremmo gli obiettivi. Siamo partiti bene ma non si possono tenere quei ritmi lì per tanti minuti. A Udine abbiamo fatto bene perché abbiamo fatto 2 gol ma avevamo la sensazione di poterne prendere. Stavolta non è successo, come a Empoli. Se non riesci a difendere bene, dopo diventa un problema. Attaccare diventa peggio. Invece abbiamo difeso bene e siamo stati poi pericolosi davanti. Sono molto contento, non era facile. Quando vieni da una sconfitta come Sassuolo, la partita dopo non è pesante, ma di più. Rugani ha giocato una partita da uno che è 8 anni alla Juve. Ha preso fischi, insulti, anche quando giocava bene. Giocare non gli sposta nulla, ma l'ha fatto con tranquillità. Presenza in campo che è differente, di uno da tanti anni alla Juve”.

SCORIE - "In quella situazione lì il troppo entusiasmo ci porta a fare quelle cose che sono sbagliate. La partita è 1-0, la palla si tiene sulla bandierina. Possiamo fare gol, ma possono anche ripartire. Perché prendere questo rischio? Vanno gestite queste cose. Bisogna crescere. Siamo in crescita, Fagioli ha fatto bene, Chiesa sta crescendo, Vlahovic si è messo a disposizione. Se hai degli inciamponi, in un momento di euforia come Sassuolo, cadi e ti fai male. Per questo serve equilibrio soprattutto alla Juventus. Se pareggi una partita è tragedia mondiale mentre se vinci vinci lo scudetto. La realtà è questa. Serve una corazza, non è che si nasce e si diventa subito grandi. Questa squadra alla Juve avrà un futuro perché ci sono tecnica e valori morali. Servono i piedi per terra, per vincere serve fare molta fatica. Lo devono capire tutti. I tifosi ci hanno dato pure una mano per arrivare all'obiettivo, se tutti ci diamo una mano è più facile tornare a giocare in Europa. E se la Juve va in Europa ne traggono benefici tutti, anche voi. Bisogna remare tutti dalla stessa parte".

FAGIOLI - “Ha fatto molto bene, è cresciuto nel secondo tempo. Importante che la squadra sia cresciuta fisicamente nella ripresa”.

RABIOT - “Risente non aver fatto la preparazione? Assolutamente sì, però credo che appena cambieranno le temperature comincerà ad alzare i giri del motore”.

ATTACCO - “Milik è un titolare come lo sono Chiesa, Vlahovic e Kean. Ora anche Yildiz si sta facendo largo. Questi cinque attaccanti mi devono dimostrare chi è nella migliore condizione. Siamo alla sesta giornata, ce ne saranno altre. Dipende anche dalla condizione”.

MILIK E RUGANI - “Milik è cresciuto nel secondo tempo, ci ha fatto giocare molto bene, ma nella ripresa siamo cresciuti tutti. Rugani ha giocato come chi è da 8 anni nella Juventus, è stato abituato che se pareggi o perdi succede una tragedia. Ha fatto una partita seria, è abituato a giocare nel post sconfitta".

CHIESA PUNTA - “In quella posizione diventa meno marcabile, può spostarsi sull'esterno ed entrare dentro il campo. Sta facendo bene".

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