RIBERY - "Giocando con Ribery ho capito che i grandi giocatori non hanno voglia di parlare dopo una partita anche se hanno vinto o segnato perché magari non hanno fatto tutto quello che immaginavano di fare in campo. Io lo considero un fratello maggiore per i suoi consigli, c'erano periodi in cui parlavamo ore e ore per migliorarmi. Gli sarò grato per sempre".
ITALIANO - "Una dei motivi per cui ho scelto di rimanere è lui perché dopo il ritiro mi sono detto che con lui ci si diverte. Non ti fa respirare, ogni minimo sbaglio lui lo corregge e per questo mi piace perché in questo modo posso crescere e migliorare. Mi chiama sempre Dusan e non Dus perché è sempre arrabbiato. Mi dice di mettermi come se fossi sotto canestro con i difensori avversari, come se fossi Shaquille O'Neal. Devo proteggere il pallone con il corpo".
PERSONALITÀ -"Io sono matto ma non in senso cattivo, nel senso che non sto mai fermo. Non sono arrogante, forse lo sono sul campo. Sul campo non conosco nessuno, per me in campo è una questione di vita o morte. Deve avere tanta fiducia in te stesso".
FENOMENI - "Mbappé è un campione, un fuoriclasse. Haaland è una macchina da gol, un robot. Mi piace molto lui, sicuramente è più veloce di me per il resto ce la giochiamo".
CHIESA - "Fede per me è mostruoso. Avevamo un rapporto bellissimo e gli auguro il meglio".
PRANDELLI - "Vorrei ringraziare Prandelli che mi ha tirato fuori... non dico la parolaccia. Ha fatto delle cose per me che neanche mio padre ha detto che avrebbe fatto per me".
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