FUTURO - "Diventerò allenatore della Nazionale cilena, se Dio vuole. Sto imparando e vorrei essere ct della Nazionale. Mi piace molto il 4-3-3, ho l'opportunità di vedere tanto calcio e sto imparando. Vorrei guidare una prima una squadra e poi la Nazionale. Tutto quello che ho vissuto con La Roja mi fa venire voglia di fare l'allenatore e di spiegare ai giocatori cosa rappresenti. Non è solo una maglia, è un Paese".
SANCHEZ - "Lo vedo bene, lo vedo felice. Lui leone in gabbia? Sì, sì, è un giocatore con grande qualità per il quale è difficile stare in panchina. Ma sono decisioni del tecnico, non voglio commentarle, l'ho visto motivato: entrambi ci stiamo preparando per migliorare la nostra forma. Il rosso rimediato col Liverpool? La stampa italiana non è bipolare, ma tripolare (ride, ndr): è una follia. Un giorno dicono che un giocatore è il migliore, un altro che è il peggiore. Se tu mi chiedi perché abbiamo perso, ti dico che è stata una questione di dettagli che non si possono trascurare contro una delle squadre più forti del mondo".
INZAGHI - "La cresta bionda? L'ho fatto per per cambiare e per vedere se l'allenatore mi vedeva di più con questi capelli visto che non ho giocato molte partite: quindi volevo cambiare un po' le cose. L'importante è che tutti mi abbiano visto giocare contro il Liverpool".
CAMPIONATO - "E’ difficile, saranno importanti i dettagli. Il Milan è una squadra che magari ha perso qualche chance di allungare, ma poi è successo anche a noi. Non si possono commettere errori".
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