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Torino, rivoluzione Mazzarri: pronto il nuovo modulo, chi gioca e chi resta fuori

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Walter Mazzarri pronto a cambiare sin da subito il suo Torino. La sosta arriva nel momento giusto per modificare l’assetto tattico dei granata: dal 4-3-3 l’allenatore è pronto a passare al 3-5-2, modulo usato solo due volte a gara in corso....
Alessandro Cosattini

Walter Mazzarri pronto a cambiare sin da subito il suo Torino. La sosta arriva nel momento giusto per modificare l’assetto tattico dei granata: dal 4-3-3 l’allenatore è pronto a passare al 3-5-2, modulo usato solo due volte a gara in corso. Verrà perfezionato durante la sosta, perché il 4-3-3 non è l’abito giusto per le caratteristiche dei giocatori del Torino. L’allenatore non ha mai nascosto di volere un Toro versatile, che sappia cambiare anche in base alle partite.

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RIVOLUZIONE - “Ormai in Italia tutti conoscono tutto di tutti e quindi voglio avere una squadra che sappia cambiar pelle a partita in corso anche soltanto con una mossa”, ha detto Mazzarri. Proprio come aveva iniziato a fare nei due assaggi di retroguardia a tre finora provati nel corso del 2018. La prima volta fu il 21 gennaio a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, seconda partita della sua gestione: è il 17’ della ripresa, dentro Moretti fuori Berenguer e il Toro cambia assetto, passando dal 4-3-3 iniziale al 3-5-2. Tre settimane dopo, in casa contro l’Udinese, ecco il bis: il minuto è di nuovo il 17’ della ripresa, il subentrante è ancora Moretti, ma stavolta a lasciare il campo è Obi. Il Toro passa al 3-4-1-2 e il risultato è immediato, con quella ripartenza di Belotti che fa il coast to coast che lo porta al bellissimo gol del definitivo 2-0.


COSA CAMBIA - Quali giocatori verranno confermati tra i titolari e quali no? Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, N'Koulou è una certezza con qualsiasi modulo e sistema di gioco, Moretti e Burdisso hanno già giocato in passato a tre e fanno al caso di Mazzarri. I terzini De Silvestri e Ansaldi si alzeranno sulla linea di centrocampo aumentando la densità di reparto, mentre in avanti toccherà a Iago Falque il ruolo di spalla di Belotti, compresi i rientri per aiutare il centrocampo quando a Baselli verrà chiesto di sfruttare le sue doti di incursore. Meno spazio, dunque, per M’Baye Niang e ancora meno per Adem Ljajic, che potrebbe giocare solo da seconda punta.

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