SAMPDORIA - Diverse buone notizie per Giampaolo dal doppio test inglese della sua Sampdoria. Dopo l’1-0 con Fulham, l’1-1 col Watford. Come spiega Il Secolo XIX, la prima certezza è che la coppia difensiva Andersen-Colley non solo funziona dietro, addirittura confeziona occasioni davanti. L’1-0 è uno schema: cross di Caprari, Andersen prolunga e Colley segna. “Altra notizia positiva è Defrel, ieri per la prima volta titolare, incarna l’attaccante che mancava dai tempi di Eder: torna moltissimo ad aiutare, parte come un missile in velocità, all’occorrenza sa usare i piedi per tenere palla e fraseggiare”. Positivi anche gli esterni titolari Bereszynski e Murru, meglio di Sala (uscito per infortunio) e Tavares. E ancora - come si legge su Il Secolo - positivi Audero (sicuro tra i pali e coi piedi), Praet e Caprari, entrambi vivaci. Le note negative sono tre: l’infortunio di Quagliarella, uscito dopo 6’ ritoccandosi l’adduttore che già gli aveva fatto saltare il Fulham; Jankto, che come con il Fulham ha girato spesso a vuoto senza incidere come Praet e Linetty; e Kownacki, a cui il Mondiale sembra aver fatto male. “Altro un po’ abulico - si legge sul quotidiano - è Ramirez ma lui, come ha provato col Fulham, può sempre interrompere il letargo con un tiro da Playstation”. Dal punto di vista tattico la novità è stata il modulo: più un 4-3-3 di un 4-3-1-2.
FIORENTINA - Nessuna sostituzione per Pioli in 90 minuti di gioco contro il Fortuna Dusseldorf. La Fiorentina pareggia 1-1, a brillare è soprattutto Alban Lafont, ancora una volta decisivo come sottolinea La Nazione. Un miracolo su Raman, poi in un pugno di secondi il bis su Lukebaklo. Soliti squilli di Chiesa, tra i migliori della Fiorentina nell’undici di Pioli che vede lui, Simeone e il giovane Montiel nel tridente. A centrocampo molto nervoso Veretout, che rimedia un fallo di reazione per una mezza rissa nel finale. Il francese - che salterà la prima di campionato per squalifica - è stato schierato in mediana tra Dabo e Saponara. Dietro spazio a Venuti, Pezzella, Ceccherini e Biraghi.
GENOA - Ballardini al termine dell’amichevole persa 2-0 col Montpellier ha preferito non parlare: era furibondo. Un’espulsione prima del 20’, un rigore e un gol nel finale condizionato da un intervento non fischiato ai danni di Spolli. Il rosso è per Criscito, al rientro da titolare dopo l’infortunio: al 17’ esce dal campo dopo aver preso un colpo, freme per rientrare ma l’arbitro ritarda a dare l’ok. Criscito entra e l’arbitro lo espelle per proteste tra lo stupore generale. Anche l’allenatore avversario prova a far ragionare l’arbitro, senza riuscirci. Poco dopo, tocco di Spolli su Sio e rigore generoso per i francesi. Nel finale il 2-0 con Sambia. Riavvolgendo il nastro, come spiega Il Secolo XIX, Ballardini schiera i suoi col 3-5-2 che sarà ancora il modulo di base; il 3-4-3 è più una variante. Viste le molte assenze in mediana, Ballardini sperimenta la coppia Piatek-Lapadula davanti. Recuperato Bessa, che trova spazio con Hiljemark e Rolon. L’espulsione cambia il match: il Genoa passa al 3-4-2, ma difende soltanto. In avanti, Lapadula si fa vedere su assist di Piatek ma non trova la porta. L’unico a star dentro tutto il match (fino al 90’, quando viene espulso) è Spolli. Si rivede anche Laxalt nella ripresa, mentre sono out per infortunio Sandro, Romulo, Biraschi, Mazzitelli, Medeiros, Romero e Russo.
BOLOGNA - “Miracoli di Skorupski, Helander si fa sentire”, si legge su Il Resto del Carlino di Bologna. Basta un super Rodrigo Palacio, autore del gol partita, e due paratone di Skorupski a un Bologna tutt’altro che travolgente per vincere col Norimberga. La differenza l’ha fatta Palacio: il Bologna lo ha, i tedeschi no. Dzemaili nel primo tempo ha fatto la differenza, propositivo anche Orsolini. Santander brilla soprattutto per il lavoro oscuro, ma sotto porta non si vede mai. Male Krejci a sinistra, Kinglsey (subentrato al posto dell’infortunato Pulgar) ha deluso questa volta. Quattro i promossi: Skorupski, Helander, Palacio, Dzemaili; due su tutti i bocciati, Kingsley e Krejci.
UDINESE - All’ottava amichevole arriva la sconfitta. Tanti segnali dalla Gazzetta: De Paul è troppo lezioso, Pussetto e Machis sugli esterni pungono poco. Bocciata la coppia di centrali Wague-Opoku: non sono i titolari. Nel secondo tempo la squadra migliora, migliorano anche Mandragora e De Paul. Ma poi non basta il solito Lasagna, che segna sempre. Stavolta lo fa di testa, su assist di Machis. Esordio per il terzino destro Ter Avest, è il vice Larsen.
PETAGNA - Secondo la Gazzetta è lui a mettersi in evidenza nella vittoria della Spal. Gioca per la squadra, crea spazi per Kurtic, sfiora anche il gol-vittoria nel secondo tempo.
SASSUOLO - Non sono mancati i segnali dal triangolare contro Parma e Caratese. Senza Boateng, a riposo precauzionale, ha segnato Babacar su rigore (alla Caratese). Baba segna anche al Parma su tap-in. Ma non dovrebbe insidiare Boateng per la maglia da titolare. Qualche guizzo per il nuovo acquisto Boga, promosso dalla Gazzetta. È il giovane talento scuola Chelsea che si procura il rigore. Positivi anche Lirola e Berardi. Indietro Duncan e i difensori centrali, Magnani-Ferrari. Buoni movimenti per Di Francesco.
STULAC - Si è già preso il Parma. D’Aversa gli ha consegnato le chiavi del centrocampo, scrive la Gazzetta. E lui lo ripaga con una deliziosa punizione contro il Sassuolo. I segnali positivi: Dimarco è tra i migliori con la sua spinta a sinistra, Galano si è già inserito, Ceravolo e Di Gaudio si muovono molto in attacco.
PAVOLETTI - Contro il Trabzonspor non ha modo di far male, riceve pochi palloni. È spento. “Poco incisivo e ancora infastidito dalla botta alla schiena subita contro il Fenerbahce”, scrive la Gazzetta. Buoni segnali dall’ingresso in campo di Barella e Castro, il terzino sinistro di riserva Pajac tra i migliori. Confuso il giovane centrocampista Colombatto.
CHIEVO - “Chievo, che scoppola: prende cinque gol dall’Hoffenheim”, il titolo dell’edizione di Verona del Corriere del Veneto. Solo segnali negativi per D’Anna: Chievo in balia dell’avversario e mai in partita. L’allenatore schiera i suoi col 4-3-3: Sorrentino in porta, Depaoli a destra, Tanasijevic e Tomovic al centro, Cacciatore a sinistra; a centrocampo Rigoni, Radovanovic e Leris; davanti Stepinski con Birsa e Pucciarelli ai lati. Fuori ruolo Cacciatore, che è un terzino destro e a sinistra non è a proprio agio (il 2-0 è un suo autogol). Nella ripresa, Rigoni regista e Hetemaj mezzala (esce Radovanovic), poi cambia il tridente: dentro Meggiorini, Djordjevic e Giaccherini, col primo schierato da esterno destro e mai in partita. Anche Pucciarelli non ha convinto davanti, ha sbagliato un'occasione. Pessimi segnali dal Chievo verso l’inizio del campionato.
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