QUARANTENA - "Sto imparando a dare il peso giusto alle cose. Abito a Cellatica, un paese appena fuori Brescia. Qui si sentono ambulanze a tutte le ore del giorno e della notte, gli ospedali sono in una situazione drammatica. Ho la fortuna di poter stare accanto alla mia ragazza. Stiamo insieme da cinque mesi. Uno, passato in quarantena. Ieri abbiamo costruito un campo da tennis in giardino, mettendo la rete, tracciando le righe. Per fortuna abbiamo uno spazio grande».
TENERSI IN FORMA - "Io e Giulia facciamo quello che fanno tutti: videochiamate, playstation, guardiamo le nuove puntate della Casa di Carta. Ascolto Ultimo, il mio cantante preferito. Mi tengo in forma con i programmi che ci ha dato mister Lopez insieme al suo staff. Quando mi serve qualcosa un chiarimento, un consiglio, li chiamo. Qualche volta vado al centro per fare terapie. Insomma, sto bene. Ma non posso non pensare a chi soffre. Anche solo a chi un giardino o un cortile non ce l’ha. Mia nonna a Sant’angelo Lodigiano è a casa rinchiusa da un mese. Non può andare al cimitero a portare i fiori al nonno. Per lei è una privazione immensa. Come fai a non pensare a tutto a questo?".
TAGLIO DEGLI STIPENDI - "Ognuno deve fare la sua parte".
AMICHEVOLE BRESCIA-ATALANTA - "Che io ci sto. È una grande idea. Con l’incasso da distribuire agli ospedali, a chi ha sofferto. Andrebbe organizzata tutti gli anni, d’estate. Per non dimenticare. Perché quando tutto questo inferno sarà finito, non dovremo dimenticare. Ma ripeto: io davvero credo che da tutto questo usciremo migliori, dobbiamo uscire migliori".
FUTURO - Tiene banco il futuro di Tonali, tra i gioielli più appetiti a livello nazionale e internazionale: Inter, Juventus, Chelsea e Manchester United sono già in fila. Un argomento, tuttavia che non interessa a Sandro: "Non ci penso, non m’importa, non ora. E non lo dico così, per sviare. A me interessa chiudere al meglio la stagione, perché sento di avere ancora molto da dare al Brescia e a Brescia, che ha creduto in me. Poi, vedremo. Cellino dice che non mi vende nemmeno per 300 milioni? Il presidente mi vuole bene, come a un figlio. E io voglio molto bene a lui, mi dà sempre consigli importanti. Non lo so, sono un sacco di soldi. Un po’ fa effetto sentire certe cifre, ma io sono sempre abbastanza calmo e sereno, è una mia qualità".
MILANISTA - Rimanda il mercato Tonali, che non nasconde la propria fede: il Milan è la squadra del cuore. Tifoso rossonero, nonostante da bambino sia stato scartato ai provini: "Sì. E Gennaro Gattuso era il mio idolo. Oggi fra i giocatori m’ispiro a Luka Modric".
PIRLO - E Andrea Pirlo? Tanti vedono in Tonali un erede del centrocampista ex Milan, Juve e Brescia: "Colpa dei capelli" scherza Sandro. Che poi allontana il paragone: "Non mi dà fastidio, figuriamoci, però per me non è un paragone adatto. Avere somiglianze è una cosa, ma poi in campo è tutto diverso, Pirlo aveva una qualità pazzesca. Non so chi riuscirà a raggiungerlo".
RUOLO - "Da regista a mezzala? Non mi spiacerebbe affatto. In fondo ho iniziato da mezzala. Ma dove mi mettono, sto. Basta giocare".
EUROPEI RINVIATI - "Mi è dispiaciuto poco. Perché so che fra un anno saremo ancora più forti. Siamo un bellissimo gruppo, giovane, ambizioso, per me esserne parte è un orgoglio enorme. Che emozione, l’azzurro. Se cresciamo come esperienza, possiamo solo migliorare. E se miglioriamo, diventiamo forti davvero".
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