Nella ripresa, le rotazioni di Mourinho hanno incluso Kumbulla, Zaniolo e Dzeko tra gli altri. Il primo ha segnato il raddoppio con un bel gol di testa; il trequartista è stato “anche ieri molto incoraggiante in amichevole”, spiega il CorSport; il bosniaco è stato invece il grande protagonista dei secondi 45’. “Rivedere Dzeko con l’elastico bianco attorcigliato alla manica, 184 giorni dopo il derby del 15 gennaio, rende l’idea di una posizione precisa: tra lui e Mourinho è nato un legame basato sul feeling dei fuoriclasse, i due contano l’uno sull’altro per vincere le partite, non esiste un pregiudizio da parte dell’allenatore per ciò che è accaduto in passato. Di questo gruppo non può non fare parte Dzeko, con o senza i gradi di capitano, perché di attaccanti della sua categoria in Serie A se ne incontrano pochissimi. Se motivato e valorizzato a dovere, può essere uno dei grandi rinforzi della Roma che sta nascendo”, spiega il quotidiano.
Detto della prestazione positiva del bosniaco, il Corriere ha poi fatto un bilancio sui migliori in campo dell’amichevole vinta dalla Roma. “Novanta minuti per Mkhitaryan, in grande spolvero e applaudito da Mourinho. Da calciatori come lui e Dzeko l’allenatore ripartirà, perché pretende qualità e personalità a prescindere dall’eta e dallo stipendio. Per questo è stato preso Rui Patricio come portiere, per questo Zaniolo è uno dei punti fermi della squadra, per questo Mancini, Pellegrini, Cristante saranno interlocutori privilegiati dell’allenatore-manager”. Appuntamento a mercoledì prossimo per l’amichevole contro la Triestina.
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