RICORDO - “La doppietta nel derby? Non pensavo mai di farla, davvero, era lunga tornare a casa da San Siro a Gallarate (ride, ndr). Sono a Siviglia ora, Cadice è a 100km da qui, mia moglie partorisce in 3 settimane e quindi dobbiamo stare qui. Poi lunedì se non cambia nulla ripartiamo con gli allenamenti. Mia figlia si chiamerà Bianca, dopo Alessio, due nomi italiani abbiamo scelto”.
RIPRESA IN SPAGNA - “Ripresa in Liga? Lunedì riprenderemo con allenamenti individuali, il paese deve ripartire e poi vedere com’è la situazione per quanto riguarda i contagi. Io penso che non si giocherà, la situazione col Coronavirus non è molto tranquilla. Il mio obiettivo è entrare in Champions, ora siamo terzi quindi sulla strada giusta; poi avrei voluto l’Europeo, ma è spostato”.
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FUTURO - “Il riscatto obbligatorio in caso di Champions? Nel calcio non si sa mai, ma sono molto contento e i grandi giocatori devono fare la Champions League. Col Milan non ci sono mai riuscito e per continuare a crescere voglio sia così”.
FIORENTINA - “Io vicino alla Fiorentina? Ho fatto una riunione con loro, presidente e direttore sportivo, col mio ex agente, era tutto serio. La Fiorentina però nella mia testa non era una possibilità in quel momento. C’era anche Montella come allenatore, sarebbe stata sicuramente una bella occasione. Montella parla poco, fa lavorare tranquillamente, a me piace quel tipo di allenatore”.
GATTUSO - “Il rapporto con Gattuso? Con Rino ho parlato anche due settimane fa, mi ha chiamato, abbiamo un rapporto bellissimo. Lui è prima persona e poi allenatore, con tutti, una delle persone migliori che ho incontrato nel mondo del calcio. Napoli? Se mi chiamano ve lo dico e ne parliamo, per ora non ho sentito chiamate se non quella di Gattuso”.
COMPAGNI AL MILAN - “Theo e Bonaventura mi piacciono del Milan, ma non li ho consigliati, penso solo starebbero entrambi molto bene in Spagna. Jack ha fatto più di tanti giocatori che sono costati molto di più al Milan, per me è un bel calciatore, molto completo. Mi sono trovato meglio con tanti sudamericani, ma con Deulofeu più di tutti, lo conoscevo sin da quando eravamo piccoli”.
DEULOFEU - “Il Milan doveva tenerlo, non ci sono tanti giocatori sul suo livello oggi”.
GIAMPAOLO - “Mister Giampaolo per teoria e tattica era da 10, come movimenti e tutto, io cerco di imparare da tutti. Tutta l’estate abbiamo giocato benissimo fino al Cesena, poi da quella abbiamo iniziato a vedere i fantasmi. Noi giocatori poi abbiamo iniziato a chiederci cosa non andasse: vari sistemi e tutto. Quando si inizia così, non è buono per nessuno”.
VIA DAL MILAN - “La situazione non era bella, c’era confusione. Anche in società, non si capisce: si cambiano sempre allenatori, dirigenti, proprietà, non è chiaro. Il Siviglia è un club molto importante, una società seria e ho deciso di venire qui”.
TORNARE IN ITALIA - “Sì, ci penso, sono legato a Milano e al calcio italiano. Mi piacerebbe di sicuro tornare un giorno, sono stato benissimo sia a Milano che a Genova”.
INTER E ROMA - “Contattato da Spalletti all’Inter e Monchi alla Roma? È vero, ci sono stati contatti con Monchi e anche con l’Inter, c’era un’offerta, Spalletti voleva andassi all’Inter, sarei stato un giocatore importante per lui. Con Spalletti per me sarebbe stato bello, anche per sistema di gioco, ma mi dispiaceva cambiare squadra, dal Milan all’Inter”.
HIGUAIN - “Dopo Deulofeu era il più simpatico, ma allo stesso tempo era molto sensibile. Lo sento ancora via messaggio comunque”.
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