FORMAZIONE - "Non mi sento di scoprire le carte, ma credo che in queste partite debba andare in campo chi sta meglio, non possiamo fare calcoli, soprattutto dal punto di vista individuale, conta solo la squadra, non le prestazioni singole. Gioca chi sta meglio, anche ragionando sul tipo di partita. Chi entra poi è anche più importante di chi parte, lo ha dimostrato il cambio di Lazovic, chi entra deve essere pronto a risolvere le cose, le partite durano 90-95 minuti e spesso si decidono nei secondi tempi".
GRUPPO - "E' un gruppo perché ha dovuto superare insieme tante difficoltà. Fra le piccole mi sento di dire che siamo quelli messi meglio, questo gruppo ha superato delle difficoltà che erano preventivabili. La salvezza ad un certo punto sembrava in tasca, poi abbiamo avuto dei problemi mentali più che altro. La parola gruppo mi piace molto, ma deve essere un gruppo vincente, altrimenti non rimane altro".
TENGSTEDT - "A loro mancano i gol, ma hanno tutti un carattere equilibrato e freddo, lavorano per crescere, non subiscono particolarmente la pressione. Tutti questi giocatori potrebbero essere decisivi da un momento all'altro, non devono mai perdere la fiducia. Tengstedt deve saper stare dentro all'intensità di una partita, a livello alto. Serdar e Suslov per esempio stanno crescendo anche se arrivano da infortuni. Lui ha avuto bisogno di questo tempo, può essere decisivo, ora vediamo se inizierà dal 1' o se giocherà a partita in corso. Massima fiducia nei miei attaccanti, siamo una delle squadre andata in gol con più giocatori diversi".
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