RICCI - "Tre sconfitte senza di lui? Pensavo di fargli fare giusto un minuto...(ride, ndr). Senza nulla togliere agli altri, sappiamo che crescita ha avuto. E' importante, ma nel percorso mi è piaciuta la risposta della squadra: Linetty ha fatto bene a Napoli, mi fa piacere. Poi sappiamo l'importanza di Ricci... Ci ha provato durante il riscaldamento a Napoli, ma è meglio avere uno al 100% che un altro al 50%. E' una tendinopatia e bisogna trovare i giusti carichi di lavoro".
VLASIC - "Rientrava da un fastidio al polpaccio, gli dava fastidio questo ematoma. Lui è solo da gestire, ma ha i 90 minuti. Lazaro era stato fermo da più tempo ed era una gestione diversa".
DIFESA A TRE - "Spero di farvelo capire: nel cambiare sistema di gioco, purtroppo abbiamo avuto defezioni. Era difficile sostituire Lazaro, l'ho fatto con Gineitis che ha interpretato bene il ruolo ma mancava pure lui per squalifica... Per fortuna abbiamo lavorato su quel sistema di gioco e abbiamo fatto così, mentre nella seconda parte c'erano Lazaro e Vlasic da poter inserire. E' stata una scelta determinata dal fatto di non avere un sostituto largo a destra. Lazaro e Vlasic erano rientrati all'ultimo. E con il Venezia? Decideremo, abbiamo Gineitis".
FUTURO - "Buffon ha detto che mi vede su panchine più pesanti? Ringrazio Buffon, ma non le ho lette...Devo ringraziare io a lui, ho avuto la fortuna di giocare con uno dei portieri più forti al mondo. Al primo allenamento un giornalista mi chiese chi mi impressionò di più e risposi 'Buffon'. E' un grande uomo, può trasmettere valori importanti in Nazionale. Futuro? Non sono abituato a guardare lontano dal domani, io guardo il presente e lavoro tanto. Se oggi ho la fortuna di allenare questa grande squadra, è grazie al lavoro che ho fatto fino adesso. La prospettiva futura è in base a ciò che fai".
DEMBELE - "Ha margini di crescita dal punto di vista tecnico, fisicamente è cresciuto e ha doti naturali. Poi c'è di mezzo la palla che corre...Per questo in allenamento lo alterno in altri ruoli per fargli capire la comprensione del calcio. Con lui è un piacere, si è meritato il gol all'Udinese per voglia e determinazione di voler diventare qualcuno. E' ciò che cerco nei giovani. Poi bisogna saper stare dietro ai ragazzi, un allenatore deve riuscire a tenere alto l'entusiasmo nonostante non veda la possibilità di giocare. Prima dell'Udinese mi disse che era triste perché non giocava, io gli dissi che nel calcio può succedere tutto... Lui è entrato e ha segnato. E' stato bello il percorso che ha fatto con me, la bellezza è che non lo conoscevo, il direttore sportivo di Venezia mi segnalò Dembele e io non ebbi nemmeno il tempo di guardarlo. Lo prese l'ultimo giorno di mercato, il team manager mi dice che arriva alle 11.30 di sera in stazione... Ma non poteva arrivare il mattino dopo? Mi viene la pelle d'oca, è arrivato da solo in stazione e ti fa capire che ragazzo è".
VENEZIA - "L'emozione è stata di più nella prima gara, è arrivata quasi subito dopo ciò che avevamo fatto insieme. E' passato un girone, ognuno ha i propri obiettivi: loro si sono ravvivati, sono in lotta per salvarsi e dobbiamo saperlo. Giocano un buon calcio, faccio i complimenti al mister e lo ha dimostrato ovunque sia stato. Sono pericolosi sui piazzati, segnano tanti, e sappiamo il loro obiettivo. Noi dovremo essere attenti e concentrati: vogliamo questi tre punti".
PERCORSO - "Avevamo iniziato con il piede giusto, poi abbiamo cambiato e siamo in una seconda evoluzione. Siamo migliorati tanti, nell'ultimo periodo ci sono state defezioni che non ci hanno permesso di dare continuità".
APPROCCIO - "Deve essere importante, lavoriamo sulla mentalità senza guardare gli altri. Dobbiamo capire cosa vogliono e cosa cercano, bisogna sapere...Ci manca ancora capire come affrontare le partite: non si affrontano solo in una maniera. Troveremo Venezia e Lecce che si giocano tutto alla morte, dobbiamo far vedere la nostra mentalità. E lo abbiamo fatto, poi i risultati pendono a favore o sfavore dell'interpretazione di una gara".
DECIMO POSTO - "Decimi più o meno? Mi sta dando fastidio il più o meno, la vacanza...E' bello affrontare le partite con motivazioni. Se in futuro lotteremo per qualcosa, queste gare diventano decisive".
MESSAGGIO - "Se il Toro è pronto per il mio messaggio? Deve esserlo. E dobbiamo fare il massimo fino alla fine. Se l'obiettivo è diventato questo, dobbiamo raggiungerlo. E' un allenamento di mentalità, vogliamo crescere su questo",
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/cabd1e79d5bd579de0a628859098433f-e1764668878237.jpg)