Gian Piero Gasperini non ce l'ha solo con Ferguson dopo la Juve. La Gazzetta dello Sport ricostruisce la situazione e mette nel mirino anche Bailey e Tsimikas.
Gian Piero Gasperini non ce l'ha solo con Ferguson dopo la Juve. La Gazzetta dello Sport ricostruisce la situazione e mette nel mirino anche Bailey e Tsimikas: "Vedi Roma e poi torni in Premier. Con sei mesi di anticipo e una bocciatura ormai pubblica. Un discorso che si fa da tempo per Evan Ferguson, ma che ora interessa anche Leon Bailey e Kostas Tsimikas. Gian Piero Gasperini nel post partita contro la Juventus d’altronde non ha usato mezzi termini e alla domanda sul perché non avesse giocato Ferguson ha risposto così: “Non mi sta convincendo. Non tanto per la questione tecnica, non si è calato nello spirito. Non solo lui, anche qualche altro nuovo acquisto non l’ha fatto. Preferisco tutta la vita Dybala anche nel ruolo di centravanti, se devo scegliere tra loro meglio tutta la vita Paulo".
Considerazioni che arrivano all’alba di un mercato invernale che potrebbe riservare una vera rivoluzione nel reparto offensivo. Gasperini, infatti, è stato interpellato su Ferguson, ma emblematico è anche il cambio dopo 20 minuti dal suo ingresso di campo di Bailey. “Ha avuto un risentimento”, ha detto il tecnico a fine gara. Ma l’approccio del giamaicano con la Juventus ha fatto infuriare Gasp in panchina ben prima del presunto infortunio. L'esterno finora ha giocato solo 180 minuti in campionato, mai per più di 50 a partita anche a causa di frequenti infortuni muscolari e di altrettanti recuperi faticosi. E una pesante bocciatura era arrivata anche contro il Parma quando Bailey entrò per sostituire proprio Ferguson per poi restare negli spogliatoi a fine primo tempo. Un’avventura fin qui deprimente quella del primo giamaicano della storia giallorossa per il quale era stato stabilito un diritto di riscatto da 22,5 milioni. “Con lui la Roma raggiungerà vette mai viste, preparate i pop corn”, aveva profetizzato il papà-agente. Mai profezia fu più sballata. Bailey a Roma ha rimediato tre infortuni, tante panchine e qualche uscita di troppo nei locali della capitale. Tanto che la Roma si è già fatta sentire con l’Aston Villa per capire se poter interrompere il prestito con sei mesi di anticipo e il relativo risparmio su uno stipendio da 3,5 milioni.