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La prima diagnosi per Anguissa e Buongiorno! Conte: “Ecco come stanno. Lo Scudetto sarebbe…”

Marco Astori
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa e ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro il Torino.

Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa e ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro il Torino. Durante la gara si sono fermati Alessandro Buongiorno per un risentimento alla coscia destra e Frank Anguissa per un colpo al fianco. Ecco le parole dell'allenatore.

INFORTUNATI - "Per Anguissa a caldo è difficile fare valutazioni. Penso abbia preso un colpo al bacino. Per Buongiorno bisognerà aspettare 24-48 ore per capire meglio: aveva questo fastidio tendineo alla parte bassa del pube, ma ora fare diagnosi è molto difficile. Siamo abituati ad affrontare le emergenze e continueremo a farlo senza problemi", riporta Tmw.

INTER - "Non ho visto la partita dell'Inter, anche perché già soffriamo per noi: perché dobbiamo soffrire anche per le altre? Ho guardato il secondo tempo di Fiorentina-Empoli. Poi ho spento il telefono e tutto quanto, ognuno decide come soffrire".

SQUADRA - "Mancano quattro passi, abbiamo fatto il primo portandoci avanti. Sappiamo benissimo che affronteremo due squadre in lotta per la salvezza come Lecce e Parma e poi Genoa e Cagliari in casa, è tutto da giocare. Oggi contava vincere e lo abbiamo fatto con personalità e determinazione, da squadra conscia della propria forza. Lo stadio poi ha spinto tanto, è stato dodicesimo e tredicesimo uomo in campo, è stato difficile entrare in campo per quanti tifosi c'erano. Non erano contenti, ma eccitati e cercavano di trasmetterci tutta la loro determinazione. Io parlo di calcio, punto e basta, anche perché qualsiasi cosa uno dice viene strumentalizzata".


CENTROCAMPO - "I gol dovevamo trovarli, perché non è una rosa dove hai tanti giocatori da doppia cifra o che ti assicurano un tot di gol. Devi lavorare tanto, sfruttando le risorse che hai per migliorare e credo che tutti quanti siano migliorati. Sicuramente abbiamo lavorato tanto, è frutto del lavoro perché abbiamo 74 punti e mancano 4 giornate, penso che la Champions sia un fatto matematico. Pensare da dove partivi è qualcosa di bello, ma è merito esclusivamente dei ragazzi".

SCUDETTO - "Lo scudetto sarebbe un prodigio".

GESTIONE - "Non è la prima volta che siamo in testa, siamo stati più in testa di chiunque. Non è una novità gestire questa posizione. Le partite però iniziano a essere sempre meno e qualsiasi tipo di errore lo puoi pagare in maniera importante. Siamo matematicamente in Champions, un traguardo importantissimo economicamente per la società, e te la devi per un minimo godere. Stiamo trasferendo emozioni a noi stessi e ai tifosi. È qualcosa di bello".