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sosfanta squadra napoli Conte: “Neres fuori? Niente di che, era solo stremato! Ecco cos’è cambiato, momento da elmetto”

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Conte: “Neres fuori? Niente di che, era solo stremato! Ecco cos’è cambiato, momento da elmetto”

Conte: “Neres fuori? Niente di che, era solo stremato! Ecco cos’è cambiato, momento da elmetto” - immagine 1
Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha analizzato così ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa la vittoria nello scontro diretto contro la Roma.
Guglielmo Cannavale

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha analizzato così ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa la vittoria nello scontro diretto contro la Roma, come ripreso da Tuttonapoli: "In Inghilterra la pausa è una cosa usuale, al Chelsea non la chiedevo ma me la davano di diritto e d'ora in avanti la farò sempre anche perché ho uno staff molto bravo. Dare una boccata d'ossigeno a me e alla mia famiglia, ma anche a chi rimane a Castel Volturno, è una cosa positiva".

COSA FA LA DIFFERENZA - "Venire a Roma e farlo con autorità e personalità, correndo in avanti, non era semplice. La Roma è una ottima squadra, sono contento. Ho chiesto ai ragazzi di guardare l'avversario dritto negli occhi dall'inizio e lo hanno fatto. Detto questo, viviamo un momento di grande difficoltà per la indisponibilità dei giocatori che durerà ancora un po'. Non sono preoccupato, però spero che non accada qualcosa a questi giocatori che abbiamo. Nelle defezioni anche per tanto tempo la squadra ha risposto alla grande. Abbiamo cambiato sistema di gioco, tornando a quando sono arrivato per una questione numerica. Non potevamo fare in maniera diversa, dietro a Lobotka e McTominay abbiamo un jolly come Elmas e un ragazzo promettente del vivaio come Vergara che dovrà giocare perché ho bisogno di avere un'altra opzione in caso di altri infortuni di centrocampisti. I ragazzi stanno dimostrando che hanno entusiasmo, voglia e determinazione questo non dobbiamo smarrirlo mai perché l'anno scorso ci ha portato a vincere lo scudetto".


ELMETTO -  "Sono veramente contento, per noi è un momento da elmetto: mantenerci con questo standard è qualcosa di incredibile. Dovremo fare di necessità virtù per un bel po', dobbiamo andare avanti uniti superando le difficoltà. Abbiamo mandato un messaggio a noi, se vogliamo possiamo".

ALLENATORE - "Difficile trovare un aggettivo, sicuramente non lo consiglierei a un amico ma a un nemico sì: è il mestiere più sconsigliato del mondo".

CAMBIAMENTO - "La spiegazione è semplice, tutti quanti ci siamo resi conto della difficoltà del momento a livello di indisponibilità di calciatori. La situazione è troppo evidente e purtroppo è andata sempre peggiorando. Domani Gilmour si opera e considerando le assenze di Anguissa e De Bruyne ci ha svuotato tutto il centrocampo. Bravi i giocatori che stanno dimostrando grande senso di responsabilità. Oggi avevo chiesto di venire su un un campo difficile contro una squadra in fiducia e guardarli negli occhi giocandoci la partita. Dimostrando che eravamo qui per vendere cara la pelle, i ragazzi mi hanno reso molto orgoglioso. Non era facile all'Olimpico e contro questa Roma che era in striscia positiva e che stava facendo molto bene".

NERES - "Per Neres non è niente di particolare, è arrivato stremato al minuto quando ha chiesto il cambio. Penso che queste tre partite siano state importante, non dimentichiamo la vittoria contro un'ottima squadra come l'Atalanta e una rivelazione contro il Qarabag. Questa vittoria ci voleva e ci dà entusiasmo. Ci fa credere nel lavoro, nell'idea del gioco e di correre davanti. Questo è molto importante, ma rimaniamo sempre con i piedi per terra. Dobbiamo tenere botta e cercare di restare lì, perché sappiamo che tra un paio di mesi qualcuno rientrerà e ci potrà dare una mano".

ATTEGGIAMENTO - "La differenza l'ha fatto l'atteggiamento con il quale ti sei venuto a giocare la partita. Siamo venuti senza timori contro una squadra prima e in un ambiente molto caldo, nonostante le difficoltà del momento a livello di indisponibilità di giocatori. Abbiamo dato una bella dimostrazione. Il mio augurio è quello che qui in avanti che la sfrortuna guardi da una altra parte. Perché in alcuni ruoli siamo davvero contati".