news formazioni

Conte: “Andiamo a prenderci lo Scudetto! Cazzo, volete pure non soffrire? Da Lobotka a Neres…”

Conte: “Andiamo a prenderci lo Scudetto! Cazzo, volete pure non soffrire? Da Lobotka a Neres…” - immagine 1
Il Napoli pareggia a Parma, ma pareggia anche l'Inter con la Lazio e allora la squadra di Antonio Conte resta in testa al campionato a una giornata dalla fine: queste le parole dell'allenatore a DAZN e in conferenza.
Alessandro Cosattini

Il Napoli pareggia a Parma, ma pareggia anche l'Inter con la Lazio e allora la squadra di Antonio Conte resta in testa al campionato a una giornata dalla fine. Queste le parole dell'allenatore a DAZN e in conferenza: "Manca un ultimo passo. Dobbiamo cercare di farlo assolutamente. Mi sento di dire ai napoletani di stare concentrati, sul pezzo, senza tirare fuori bandiere con numeri a caso. Stiamo sul pezzo, questi ragazzi hanno bisogno di essere spinti verso il traguardo, che sarebbe storico, dopo appena due anni. Arriverebbe in una maniera inimmaginabile. Siamo la squadra che è stata in testa più a lungo, da gennaio in poi questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo dovuto gestire sempre situazioni di emergenza, anche oggi eravamo senza Lobotka, Neres è appena rientrato, Buongiorno è sempre stato in infermeria, il suo sostituto Jesus si è fermato e per esperienza abbiamo adattato Olivera. Son successe tante cose, vederci lì deve darci grande orgoglio, son state superate tantissime difficoltà. Il merito è esclusivamente dei ragazzi che ci stanno credendo, manca un ultimo passo da fare insieme ai tifosi, in maniera intelligente, corretta, seria. Se dovesse accadere, allora sì che poi si potrà celebrare come Dio comanda".

ESPULSIONE - "Dispiace. Uno lavora tanto durante l'anno. Sinceramente mi ha dato molto fastidio l'ostruzione del Parma nel secondo tempo, l'ho trovata esagerata e poi si lamentavano il recupero di soli sette minuti. Si è giocato pochissimo nella ripresa. E' stato permesso troppo questo, ho avuto la fortuna di allenare in Inghilterra, queste cose vengono fischiate dal pubblico. Posso capire ci siano obiettivi diversi, ma a tutto c'è un limite. Mi ha dato fastidio, ho avuto un contatto e non sarò in panchina, mi dà molto fastidio. Il mio staff saprà cosa fare, ma mi auguro in futuro che queste perdite di tempo vengano evitate".


SENSAZIONI - "Più emozionante o complicato? Entrambe, è stato molto complicato. E' sempre passato tutto per normale, i giocatori non c'erano, tu giocavi e non succedeva nulla. Noi non ci siamo lamentati mai, non ho voluto dare alibi, abbiamo sempre cercato la soluzione. Ma da gennaio in poi abbiamo dovuto trovare sempre soluzioni per arrivare ad una giornata dalla fine con un punto di margine. Rosa ridotta, che ora è all'osso. Manca Lobotka, è mancato Neres, Buongiorno quasi sempre fuori nel girone di ritorno, nessuno ha mai tirato in ballo questo. Ma davvero stavamo raschiando il fondo dal barile eppure siamo là in classifica, riconoscerlo sarebbe onestà intellettuale. Viene detto poi che si è sofferto, cazzo come si fa a non soffrire. Due anni fa lo Scudetto è stato in carrozza, con un'altra squadra e un'altra situazione. Quest'anno invece... se qualcuno ha la soluzione alzo le mani, mi arrendo (ride, ndr). Però solo a fine stagione".

GESTIRE IL MOMENTO - "E' inevitabile entrare in un'altra dimensione. Sono situazioni che se vinci in carrozza puoi gestire con leggerezza. E' vero, qualcuno è abituato a vincere lo Scudetto da due anni fa, ma sono abituati a farlo in carrozza, non con un testa a testa come quest'anno. Erano dieci finali qualche mese fa, ora ne manca una. Sono stati bravissimi, hanno affrontato una situazione mai affrontata. In questi giorni dirò 'andiamo a prenderci lo Scudetto'".

SCUDETTO - "Siamo vicini allo Scudetto, ancora quell'ultimo passo lo dobbiamo fare in casa nostra con il supporto dei nostri tifosi. E' un campionato veramente molto difficile, noi quello che volevamo fare era dare fastidio fino alla fine. Adesso c'è un piccolo passo da fare, siamo stati tanto in testa alla classifica nonostante un'annata piena di difficoltà. Siamo ad un passo dal fare qualcosa di inimmaginabile, vincere a Napoli è diverso rispetto ad altre piazze dove sono abituati a collezionare Scudetti e Coppe".

RIORGANIZZARE IL NAPOLI - "Il problema è che con noi tutto passa in secondo piano, tutto sembra normale. Oggi mancava Lobotka, stiamo perdendo tutti i pezzi e nonostante questo rimaniamo lì a combattere in testa alla classifica. In panchina non avevamo tanti giocatori, il merito è di questi ragazzi che ci mettono anima e cuore. Mi auguro di poter festeggiare questo Scudetto, sarebbe qualcosa di bello. Nella seconda parte di stagione siamo andati sottraendo giocatori, cambiando modulo e situazioni. Quell'anno di fermo mi ha permesso e di provare tante situazioni, anche il fatto di avere la possibilità di lavorare sette giorni. Non sarebbe accaduto giocando ogni tre giorni, questa è una rosa che sta arrivando all'osso in questo finale. Ringrazio i ragazzi che si fanno sempre trovare pronti, abbiamo l'osso in bocca e non dobbiamo mollarlo".

EVENTUALE VITTORIA FINALE - "Mi ripagherebbe di tutto quello che ci ho messo quest'anno, ho messo tutto. So anche di essere molto stanco, arrivo giusto giusto a fine campionato e Napoli è una piazza bellissima ma c'è una richiesta molto alta. A volte molto più alta delle reali possibilità, io sento una grandissima responsabilità. Man mano che siamo andati avanti abbiamo capito che potevamo stare in testa alla classifica".