SAN SIRO - "Pallone scotta? Confermo, non è uno stadio come gli altri, ma anche in positivo: quando vai in campo, se c’è entusiasmo, senti una forza grandissima che ti spinge".
ALLEGRI - "Tanto perché tutti noi sappiamo cosa ha vinto in carriera. In più, fuori dal campo, Allegri ti dà tanta serenità e penso che nella gestione del gruppo sia il numero uno. In più alle sue spalle ha uno staff molto competente. Io mezzala? In allenamento quando ha iniziato a provarmi lì. Però spesso giochiamo “a due” in mezzo. Comunque poco cambia perché ci chiede di saper fare tutto e adattarci alle varie soluzioni. A me piace molto stare in regia, ma pure Gattuso in Nazionale mi ha provato da mezzala".
MODRIC - "Com'è da vicino? Spaziale. È un fenomeno perché fa cose che altri non fanno e vede cose che gli altri non vedono. Tante cose le puoi “rubare” ma fino a certo punto perché poi c’è il talento smisurato che lo rende unico, sennò sarebbe troppo facile. In tal senso è impressionante la sua intelligenza calcistica: lui sa sempre dove casca pallone".
MODRIC E RABIOT - "In pieno: averli in campo ti dà sicurezza. In più, a Milanello, sono due ragazzi splendidi".
SCUDETTO - "No no, adesso il focus deve essere trovare continuità, quindi tornare in Champions dove merita il Milan e poi... vediamo".
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