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Conceicao: “Pressione? Siamo il Milan, è normale! Come sta Fofana, Leao, Jovic e Gimenez…”

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Sergio Conceicao parla in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro il Bologna: queste le dichiarazioni dell'allenatore del Milan, sui singoli e non solo.
Alessandro Cosattini

Sergio Conceicao parla in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro il Bologna. Queste le dichiarazioni dell'allenatore del Milan: "Più fascino o più peso? Fa parte della storia del Milan questa pressione, ogni giorno noi la sentiamo da tutti. È normale in questi grandi club, dobbiamo concentrarci sulla gara di domani e basta noi, su cosa dobbiamo fare e sull’avversario che dobbiamo affrontare, che sarà diverso da quello di venerdì. Dovremo essere pronti per questa sfida".

MOMENTO - "Miglior momento del mio Milan? Come risultati sono positivi sì, ma è assolutamente normale per la conoscenza che ho ora del gruppo. La squadra ha avuto un’evoluzione individualmente e come collettivo, è stato difficile lavorare i primi 3 mesi. Noi uomini in generale viviamo di risultati”.


DETTAGLI - "Questo stadio mi ha dato grandi soddisfazioni da calciatore ma è il passato. Domani dovremo fare una grande prestazione, loro affrontano ogni duello come se fosse l'ultimo, dovremo avere lo stesso atteggiamento loro. Ogni gara dipende dai dettagli. Dovremo essere pronti per tutti i vari scenari, saranno diversi loro da qualche giorno fa, ci saranno anche giocatori differenti. Abbiamo lavorato e preparato bene la gara, speriamo di dare una bella risposta domani".

GIMENEZ O JOVIC - "Io ti rispondo secco: non te lo dico chi gioca. Non l'ho detto neanche ai ragazzi, parlo prima alla squadra io. Anche loro hanno dubbi".

ALTRO TROFEO - "La stagione è fatta di episodi e momenti, sarà un bel piacere dare questa soddisfazione al club e ai tifosi nel caso. Abbiamo questo in testa, sembriamo arrabbiati ma siamo così, abbiamo grande piacere ad affrontare questa gara contro il Bologna. La paura non c'è, c'è l'adrenalina normale di affrontare questa finale, in gruppo è tranquillo, ma come può esserlo un gruppo che si gioca un trofeo".

FUTURO - "'Parlo io', minaccia o promessa per il futuro? Né una cosa né l'altra".

LEAO - "Il ritorno di Leao rispetto a venerdì? Sta bene, abbiamo allenamento alle 18 oggi, abbiamo a disposizione Rafa e anche Sottil è tornato. Il Bologna sicuramente ritrova Ndoye, Odgaard, Holm, Ferguson è tornato... Anche loro hanno recuperato giocatori. Conta più il collettivo di qualsiasi individualità".

GRUPPO - "Cambiato qualcosa da Udine in poi? Le immagini di Florenzi, le cose che avete visto, i ragazzi credono in quello che facciamo tutti i giorni, poi i risultati positivi aiutano. Io ho la consapevolezza di avere un gruppo che crede ed è sano, non solo a parole, se ne dicono troppe. Parlo di fatti io, delle rimonte fatte, vuol dire che anche in panchina c'è chi può dare qualcosa alla squadra, questo è un segno di unione e rispetto anche per lo staff. Io sono tranquillo per domani".

AVER ELIMINATO L'INTER E I DERBY - "Anche con la Roma abbiamo fatto una bella gara, non solo con l’Inter. Da quando sono qui, non siamo stati costanti come volevo io. Poi si può parlare di altre cose e scuse, ma i tifosi non vogliono sentirle, loro vogliono i risultati perché siamo in un club storico dove servono risultati. C’è questa pressione perché c’è la storia qui, va accettato, non pensiamo a tante cose, concentrati sul lavoro e su quello che dobbiamo fare per fare una gara positiva e vincere questa Coppa. Italiano ha abituato a queste gare, abbiamo visto cos’ha fatto anche contro l’Inter, la Juve… Il Bologna è molto competitivo”.

COPPE IN PORTOGALLO - "Sono titoli, sono situazioni positive ma non c'entrano niente, è il passato quello, ora conta la gara di domani".

TRANQUILLITÀ - "Io più tranquillo? Come ho detto prima, ho qualche gara già come allenatore, sono 13 anni che lo faccio. Ogni gara ha la sua pressione, c’è la voglia di vincere, c’è l’ambiente… Le finali e i titoli sono così, c’è sempre questa adrenalina, non è essere più o meno tranquillo. Io non penso a che faccia ho qui per trasmettere qualcosa a voi, io sono quello che sono. Sembriamo arrabbiati o tesi? No, non c’è paura, c’è la voglia di competere, la concentrazione, tutti noi vogliamo vincere e siamo così”.

FOFANA - "Il suo rientro? Non sappiamo ancora se è al 100%, non sto facendo un bluff. Ha un problema al piede, vediamo fino all'ultimo se potremo contare su di lui al 100%. Si è allenato in gruppo ed è vero, ma aveva questo problema e il dottore poi vi saprà dire meglio, io spero di averlo domani".