FUTURO - "Ci vediamo anche l'anno prossimo? Ci vediamo domenica a Roma. Futuro? In questo momento ci sono pensieri sulla partita, sulle scelte fatte e altro. Non sono nel calcio da due giorni, adesso la mia testa cerca solo di capire quello che non è andato e cosa si poteva fare di più. Lasciare il Milan? La coppa è persa, non si può fare altro se non guardare avanti e finire la stagione con dignità. E poi ne parliamo".
DELUSIONE - "La delusione c'è per non aver vinto un titolo. Penso sia stata una partita competitiva ed equilibrata, nel primo tempo abbiamo creato due occasioni per far gol senza segnare, il Bologna solo da palla ferma. Potevamo fare di più nel secondo tempo, dopo il loro gol si è giocato molto poco: situazioni tipiche di una finale, non voglio togliere loro dei meriti. E anche qualche decisione arbitrale... Però non voglio parlare dell'arbitro o dicono che cerco alibi. Un uomo comunque può anche sbagliare".
SENSAZIONI - "Io do tutto quello che posso. Forse oggi anche io, come allenatore, potevo fare qualcosa di più. Chiunque rappresenta il Milan poteva fare di più. Questa è un'analisi che sarà sicuramente fatta, siamo sempre giudicati sui risultati perché viviamo di quello. Io sono qua da 4-5 mesi, dentro un percorso non facile e per una società storica in cui c'è una pressione forte su tutti. Qualcuno ha deluso più di altri? Ora non serve andare a caccia, cercare chi è più responsabile. Sono l'allenatore e il leader di questa squadra, ci metto la faccia. Sono arrivato cercando di fare il meglio possibile".
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