TITOLARI - "Venivamo da una buona partita col Verona e mi sembrava giusto dare continuità, avevamo in mente qualcosa di diverso ma eravamo preoccupati per le condizioni di un paio di giocatori. Abbiamo deciso di partire con Rovella e Dele-Bashiru che poteva essere tornato stanco, Castellanos aveva un problemino agli adduttori, sapevamo che per loro i 90 minuti sarebbero stati lunghi e non volevamo trovarci a 20 minuti dalla fine con i cambi finiti".
DERBY - "È la partita più difficile e pesante che abbia mai fatto, vorrei pensarci tra qualche giorno perché emotivamente è massacrante, se si inizia lunedì è difficile arrivare a domenica. Il derby è un qualcosa a parte, non c'entrano punti e classifica, è un qualcosa di molto particolare e spero che i miei giocatori abbiano bene in testa cosa significa giocare un derby. Facciamo passare qualche giorno che è meglio".
SCELTE ARBITRALI - "Nelle riunioni arbitrali 2-3 giocatori nostri erano stati messi nel mirino, abbiamo due tre giocatori segnalati e credo che l'ammonizione di Rovella di ieri sia preventiva. È uno dei nomi messi sotto attenzione dagli arbitri, ma non perché fa cose particolari, ma protesta sbracciando ed è una cosa non tollerata".
COMPATTEZZA - "Nella vita in tutte le famiglie si passano momenti di difficoltà, è il momento di diventare una grande famiglia e stringersi nelle difficoltà. Ci saranno momenti in cui si potrà gioire e altri in cui bisognerà soffrire. Ora non possiamo paragonare quello che si è visto ieri con l'atteggiamento di Como, ieri sera non ho visto una squadra attaccabile da quel punto di vista. C'è stata anche una reazione al gol subito, forse confusa, ma abbiamo creato occasioni. Non è stata la partita di Como, ma sicuramente possiamo e dobbiamo fare di più".
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