LAZIO - "La Lazio ha senso di appartenenza: lo hanno capito i nostri tifosi, lo ha percepito ama il calcio. I risultati contano e non poco, ma conta anche come lavori per arrivarci: noi in questa stagione abbiamo creato curiosità negli occhi di chi ci guarda".
TUDOR - "Tudor rincorsa fa la differenza: il suo impatto fu più perché positivo con la squadra e l’ambiente. Si è detto scritto tanto, troppo: ho letto di screzi tra l’allenatore e la società, niente di vero. Fu Igor a decidere di andare via e noi di continuare sulla nostra strada che prevede un orizzonte temporale di tre anni per dare un senso al nuovo progetto. Era in rotta con Guendouzi? Non mi risulta. E comunque, prima di scegliere il dopo Sarri ci siamo confrontati ad ogni livello".
MERCATO - "Mi faccia fare un avviso ai naviganti. Chi vuole i nostri ragazzi sappia che non ci sono margini: non li cederemo a potenziali concorrenti in campionato, non rafforzeremo gli altri club italiani. Se Rovella, Isaksen, Guendouzi, Zaccagni e Gigot non si muoveranno? Al 99,99% no. E tra l’altro non si vogliono muovere loro”.
PEDRO - "Intramontabile. Giocherà alla Lazio ancora uno o due stagioni, dipende da lui. Pedro conosce bene il nostro pensiero che va oltre: quando deciderà di smettere, le porte per un ruolo in società sono aperte. Non si perde un patrimonio, un esempio come lui".
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