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Tudor: “Futuro prima del Mondiale per Club, altrimenti non è serio”. Il rinnovo con clausola di uscita…

Marco Astori
Igor Tudor, tecnico della Juventus, ha parlato a DAZN e in conferenza dopo la partita contro il Venezia. Ecco le sue dichiarazioni.

Igor Tudor, allenatore della Juventus, ha parlato a DAZN, Sky e in conferenza dopo la partita contro il Venezia. Ecco le sue dichiarazioni, anche sul futuro. Questo il dettaglio da Matteo Moretto: "La Juventus si qualifica alla prossima Champions League e scatta il rinnovo automatico per Igor Tudor, che adesso ha un contratto fino al 30 giugno 2026 a circa 2 milioni di euro. Il club bianconero può decidere di interrompere il rapporto con l’allenatore croato pagando una clausola di uscita di circa 1 milione di euro, valida fino al 30 giugno 2025".

FUTURO - "Posso dire che si saprà molto presto, un po’ di pazienza e si decide, prima del Mondiale. Ma io sono felice, sempre contento. Si è conquistato qualcosa ma bisogna accettare questa vita sempre in bilico, c’è un risultato che ti condanna e dice se sei bravo o no, ma bisogna trovare il piacere di fare questo lavoro. Se oggi non si vinceva a me non cambiava niente, mi sentivo lo stesso un allenatore. Poi se vinci sei più felice. Io non chiedo niente e non pretendo niente. È un mio pensiero che ribadisco prima, è naturale. Se uno va al Mondiale e non è allenatore l’anno prossimo, i giocatori dicono ‘Che vieni a fare?’. È giusto sedersi e prendere una decisione tutti insieme. Il mio pensiero è una cosa logica, naturale. Io accetto sempre tutto, provo a godermi questo percorso che è stato bellissimo. Costruire qualcosa, quella è la vera goduria di un allenatore. Quando tu vedi e prendi le cose meritatamente. Difficile valutare il lavoro di un allenatore", riporta Juventusnews24.

GIOCATORI - "Sono stati grandi, li ho salutati tanto. Hanno supportato fino alla fine. Gatti nello spogliatoio ha chiuso tutto e fatto i complimenti a tutti quanti, abbiamo preso ciò che volevamo ma quello deve essere il punto di partenza. Si sa dove si deve arrivare, ho concordato".

COSA MANCA PER LO SCUDETTO - "Prima di tutto serve essere al completo, in queste nove partite ogni volta mancavano almeno due titolari. Manca essere al completo e persone mirate in 2/3 reparti. Con gente di peso questa gente può vincere lo Scudetto. Con Bremer, Cabal e Koopmeiners è una squadra seria, che potrebbe competere con tutti. Con due-tre pezzi si deve mirare a vincere, con gente che dà un po’ di esperienza e di peso per vincere. Si sa che si vince con un’età media di 26-27 anni, siamo un po’ verdi ma la qualità c’è".


ROSA - "Mi fate entrare in discorsi su cui non posso dire niente. Ci vedremo presto e si deciderà presto, eravamo tutti focalizzati su questo finale, sulle partite. Non devo neanche parlarne per una questione di concentrazione, ora c’è il Mondiale ma si risolve tutto prima. Non sarebbe una buona idea andare là senza aver preso decisioni, non sarebbe giusto né per il club né per me. Si farà una scelta prima, cosa giustissima".

LAVORO - "Dal primo giorno si lavora su tutti i concetti. Alla prima ti viene meglio una cosa, alla seconda un’altra. Abbiamo quasi fatto tutte le partite senza 1/2 titolari, ci sono state molte difficoltà e allora complimenti a tutti, ce la siamo meritata e guadagnata sul campo".

FELICE - "Futuro prima del Mondiale? Prima, lo saprete presto. Prima che si va, bisogna sapere il futuro. Non è una cosa corretta per nessuno. Non ne abbiamo parlato, siamo stati concentrati, si parlerà presto. Io sono felice del lavoro fatto, qualsiasi cosa succede io sono felice».

QUALIFICAZIONE - "I ragazzi sono stati disponibili fin dal primo giorno, han lavorato sulle cose imposte dall’allenatore. Oggi c’era una partita difficilissima, visto in ballo cosa c’era. È stato bellissimo vedere i giocatori con i crampi alla fine. Complimenti a loro".

COSA HA LASCIATO LA SQUADRA - "Sono state tante emozioni vissute in poco tempo, sono state tutte finali. I ragazzi ci tenevano, volevano, abbiamo preso questa condivisione. È stata una cosa bellissima. Una squadra giovane non è facile reggere la pressione, sono stati bravi, anche chi ha giocato poco. È stato difficilissimo, in 9 gare è sempre mancato 1/2 titolari, poi i cartellini rossi presi, infortuni presi. Abbiamo avuto una difficoltà enorme, si gode ancora di più".