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Marotta: “Siamo tra le squadre più forti al mondo! Chivu non è un ripiego, nessuna confusione”

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Ha parlato anche Beppe Marotta in conferenza stampa insieme al nuovo allenatore Cristian Chivu. Queste le parole del presidente dell'Inter.
Alessandro Cosattini

Ha parlato anche Beppe Marotta in conferenza stampa insieme al nuovo allenatore Cristian Chivu. Queste le parole del presidente dell'Inter: "Buongiorno a tutti, prima non abbiamo avuto modo di presentare il nostro nuovo allenatore, che è legato con noi con un contratto di due anni. Vi presento Cristian Chivu. Il calcio è un mondo che brucia tutto con una certa facilità, eravamo molto legati e affezionati a Inzaghi, ci ha dato molto. Abbiamo cercato di ricambiare, dopo 4 anni e grandissime soddisfazioni, si è arrivati a un divorzio consensuale. Ci siamo lasciati molto bene, ci ha fatto trascorrere anni, giornate, partite indimenticabili. A mio giudizio e non solo, è stato un attore principale di questo cammino. Immediatamente ci siamo trovati a doverlo sostituire in modo adeguato per l’ambizione e la storia del club".

SCELTA CHIVU, NO RIPIEGO - "Io, Ausilio e Baccin con grande velocità abbiamo trovato in Chivu il profilo che sposasse il modello dell’Inter, una scelta condivisa dalla proprietà, ancora una volta molto attenta, sono presenti anche qui in conferenza. Quindi, non è per nulla come è stato scritto che è un ripiego. Si è parlato di confusione, assolutamente no. Abbiamo deciso in 24 ore, c’erano aspetti burocratici da definire, aveva un contratto particolare col Parma, li ringrazio per esserci venuti incontro. Chivu non rappresenta una novità per il mondo Inter, è stato un grande giocatore che ha raggiunto obiettivi importanti come risultati e prestigio, a 21/22 anni era capitano dell’Ajax. Questa è una veste nuova, ma ha sperimentato qui nell’Inter negli anni precedenti. Ne abbiamo apprezzato le qualità nelle giovanili e in Primavera, poi è arrivato in Serie A ed è stato protagonista nella salvezza del Parma".


ALLENATORE MADE IN INTER - "L’orgoglio nostro è di avere un allenatore non made in Italy, ma made in Inter, arriva dalle nostre giovanili. Non è solo uno slogan, ci ha convinto come profilo, per il suo calcio proprio, sposa a pieno le ambizioni della società. Parteciperemo a tutte le manifestazioni anche l’anno prossimo e lo dico con orgoglio. Voglio seguire questo percorso per partecipare e vincere, come sempre. In tutti noi c’è l’amarezza per la Champions, ma arrivare due volte in tre anni non è facile. Rappresentiamo l’Italia, ci siamo riusciti, è andata male ma abbiamo partecipato a una serata importante. Il risultato è stato clamoroso, ma mettiamolo da parte, facciamone tesoro e impariamo. Con Cristian possiamo rilanciarci. Lui sposa in pieno il nostro profilo".

UNDER 23 E MERCATO - "Come sapete, ma è anche l’occasione per dirlo ufficialmente, parteciperemo alla Serie C con l’Under 23. Un’innovazione per noi, sposeremo in pieno un modello un po’ nuovo, ciò che desideriamo come club e proprietà: puntare anche sui nostri giovani e quelli dello scenario italiano. Due comprati li vedrete nel Mondiale e altri giovani sono tornati da noi".

NO COMPARSA AL MONDIALE - Siamo molto orgogliosi e contenti, ci affidiamo a Chivu dandogli tanta responsabilità, siamo certi lo potrà portare avanti con professionalità, intuizioni, cultura del lavoro, senso di appartenenza, lui è uno dei protagonisti del Triplete. Questi sono i valori che cercavamo e li abbiamo trovati in lui. Lo staff è stato una condivisione di tutti noi e ci rende molto soddisfatti. La stagione ha questa coda, che testimonia che siamo tra le più forti al mondo, teniamo bene in testa questo slogan, noi e la Juve rappresentiamo il calcio italiano nel mondo. La nostra presenza mira a fare risultati importanti, non siamo qui per fare la comparsa. Alcuni giocatori hanno patito le problematiche di una stagione logorante, sarà il mister a individuare chi utilizzare, intanto vi ringrazio e lascio la parola a Cristian”.