Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il capitano dell'Inter Lautaro Martinez ha parlato del suo momento e degli obiettivi.
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il capitano dell'Inter Lautaro Martinez ha parlato del suo momento e degli obiettivi: "Siamo delusi ma non arrabbiati. Perché se perdi per un errore dell’arbitro, c’è poco da fare. Ci dispiace aver buttato via tutto per un’ingiustizia: se dovessero fischiare i rigori per ogni trattenuta, non si giocherebbe mai".
MONACO - "Le sconfitte, anche se fanno tanto male, ti fanno crescere. Io mi arrabbio tanto quando perdo ma bisogna considerare anche la bravura dell’avversario. Comunque siamo ripartiti. Magari qualche risultato non è stato positivo ma serve un po’ di tempo. C’è un nuovo allenatore, Cristian Chivu, che ci sta dando tanta energia. Da fuori forse non si vede ma noi sappiamo che stiamo crescendo di giorno in giorno".
MOMENTO - "Mai così forte? Credo di no. E credo sia normale, dal momento che mi alleno ogni minuto per migliorare, per imparare qualcosa di nuovo. Sono numeri importanti, dei quali a volte neanche mi rendo conto. Sono premi al lavoro, come quello della Gazzetta che mi inorgoglisce: da bambino ho vissuto momenti duri, se non avessi avuto la famiglia al mio fianco non sarei mai riuscito a emergere. Per questo oggi ringrazio sempre le persone che mi vogliono bene".
OBIETTIVI - "Scudetto? Inserisco anche la Roma: ha un allenatore che mi piace molto. Non scelgo. Io voglio arrivare in fondo a tutte le competizioni, così come abbiamo fatto negli ultimi anni. Siamo dentro a un percorso straordinario che ha riportato all’Inter trofei e felicità. Non è scontato giocare due finali di Champions in tre anni".