MOMENTO - "Mai così forte? Credo di no. E credo sia normale, dal momento che mi alleno ogni minuto per migliorare, per imparare qualcosa di nuovo. Sono numeri importanti, dei quali a volte neanche mi rendo conto. Sono premi al lavoro, come quello della Gazzetta che mi inorgoglisce: da bambino ho vissuto momenti duri, se non avessi avuto la famiglia al mio fianco non sarei mai riuscito a emergere. Per questo oggi ringrazio sempre le persone che mi vogliono bene".
OBIETTIVI - "Scudetto? Inserisco anche la Roma: ha un allenatore che mi piace molto. Non scelgo. Io voglio arrivare in fondo a tutte le competizioni, così come abbiamo fatto negli ultimi anni. Siamo dentro a un percorso straordinario che ha riportato all’Inter trofei e felicità. Non è scontato giocare due finali di Champions in tre anni".
ATTACCO - "Pio lo conosco meglio perché viene dalle giovanili. Ragazzo serio e umile. Lasciamolo in pace e diventerà un pilastro dell’Inter e dell’Italia. Anche Bonny ha forza e qualità e ci sta dando una grossa mano".
FUTURO - "Sia io che la mia famiglia stiamo molto bene qui, abbiamo messo radici a Milano. Ho appena firmato il nuovo contratto, quindi non ho un solo motivo per andarmene".
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