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Inzaghi: “Lautaro giocherà! Le condizioni di Bastoni, Dimarco e Calha: da valutare, cosa filtra”

Tommaso Lerro
Vigilia di Champions League per l'Inter, che prepara l'importante match contro il Bayern Monaco valido per i quarti di finale di andata. Simone Inzaghi, tecnico dei nerazzurri, ha parlato ai microfoni di Sky e in conferenza stampa.

Vigilia di Champions League per l'Inter, che prepara l'importante match contro il Bayern Monaco valido per i quarti di finale di andata. Simone Inzaghi, tecnico dei nerazzurri, ha parlato ai microfoni di Sky e in conferenza stampa, ecco le sue dichiarazioni:

SENSAZIONI -  "Senz’altro è bellissimo essere qui, sarà un quarto difficile contro una grandissima squadra, in uno stadio bellissimo. Sappiamo quanto abbiamo faticato per arrivare qui e ci giocheremo le nostre chance".

MOMENTO - "L’Inter sta bene, con qualche acciacco come quasi tutte le squadre che giocano così tanto, ma sappiamo il nostro percorso in Champions, campionato e Coppa Italia, ora il nostro pensiero è focalizzato sulla Champions, poi penseremo al campionato, poi di nuovo alla Champions. Stagione lunga e intensa ma siamo molto orgogliosi di essere qui".

ACCIACCATI - "Bastoni e Dimarco come stanno? Loro due e Calhanoglu domenica avevano dei problemi a Parma. Calha e Bastoni si sono allenati con la squadra, Dimarco ha fatto personalizzato, saranno da valutare".


LAUTARO - " Lautaro eravamo d'accordo che domenica non giocasse più di 45 minuti, era una lesione per cui eravamo d'accordo che sarebbe rimasto fuori tre settimane e invece ha giocato 16 giorni dopo. A Parma, ha fatto 60 minuti e penso giocherà anche domani perché sta bene".

INDISPONIBILI - "Abbiamo fuori i soliti Dumfries, Zielinski e Taremi. Perdiamo Asllani squalificato e Correa fuori lista, torna Barella invece. Bastoni più sì che no, Dimarco più no che sì. Calhanoglu ha preso una botta stamattina, ha dolore ma penso che la possa fare. Sabato abbiamo potuto fare un solo cambio per scelta, Arnautovic dentro. L'ho chiarito io ora. Poi è un punto che fa male quello di Parma, perché potevamo vincere: c'è grande delusione, ora dobbiamo affrontare al meglio il Bayern".

BAYERN MONACO -  "Squadra esperta con assenze come ha l’Inter, pressano, sono intensi e da tanti anni arrivano in fondo alla competizione. Loro e il Real sono le grandi favorite della vigilia. Veniamo qui per giocarci una grande gara. È una loro caratteristica, è una squadra che ho sempre trovato intensa, dal 2020 con la Lazio al 2023 con l'Inter. È una squadra che è molto intensa, con ottimi giocatori. Il Bayern ha delle assenze come noi, sarà una partita da fare da squadra, tutti dovranno essere partecipi, perché ci saranno dei momenti in cui soffrire tutti insieme".

CAMMINO - "Noi sappiamo il cammino fatto, da 4 anni non abbiamo mai scelto ma dato priorità alla gara da affrontare. Rappresentiamo una grande società, c’è tantissima voglia di giocarci questo quarto contro una squadra fortissima. Cercheremo di creargli problemi”.

MOTIVAZIONI - "Sappiamo qual è stato il nostro percorso, sappiamo dell'ultima partita del cui risultato chiaramente non siamo felici. Volevamo vincere, ma purtroppo nel secondo tempo siamo stati rimontati e domani c'è questa grande sfida, contro una squadra fortissima. Il Bayern penso sia favorito insieme al Real Madrid per la vittoria finale, ma i ragazzi sanno cosa abbiamo speso per essere qua e cercheremo di fare il massimo. Dovremo essere squadra sempre, qua abbiamo già giocato, io sia con l'Inter sia con la Lazio, ed è uno stadio difficile".

CONFINE TRA SOGNO E PAURA - "Vanno tenuti sempre concentrati, sono uomini come me. Penso che l'Inter abbia vinto sei partite delle ultime nove in campionato, dopo l'ultimo pareggio si è detto tutto. Io avrei potuto dire a Farris di comunicare che quattro cambi su cinque erano stati forzati, però è un film già visto: sono stati quattro cambi dovuti a infortuni, non inventati. Però non ho voluto dire a Farris né alla società, perché ho voluto sentire cosa si sarebbe detto nei giorni seguenti. Purtroppo, come spesso capita, si è parlato troppo e tanto".

BOLOGNA-NAPOLI - "Stasera c'è una partita tra due squadre che giocano bene, ma non abbiamo il tempo di concentrarci su cose su cui non possiamo incidere. È il nostro destino e l'abbiamo voluto con tutte le forze, cerchiamo di concentrarci sulle cose su cui possiamo incidere".

DUE ANNI FA - "Senz'altro, rispetto a due anni e mezzo fa, siamo cresciuti notevolmente. Il gap nel budget è evidente, però nelle prime otto giornate della fase campionato abbiamo fatto meglio di una grande squadra come il Bayern. Il Bayern fa un ottimo calcio e ha un bravo allenatore che sta facendo grandi cose qui a Monaco".

MULLER - "È un campione, penso sia il giocatore in attività che ha vinto più titoli e se li è meritati. È il numero uno per intensità, lo stimo molto e l'ho affrontato quattro volte: domani sarà la quinta e ha sempre creato diversi problemi. Sarà un osservato speciale, come altri giocatori del Bayern".

MUSIALA - "Andrebbe chiesto a Kompany. Chiaramente parliamo di un grandissimo talento, uno dei migliori in circolazione: è un'assenza pesante per il Bayern, però pensare che possano decidere tra Gnabry e Muller fa capire le difficoltà".

PRIORITÀ - "Non cambia nulla, da quattro anni non si è mai pensato a nulla. Abbiamo vinto sei titoli e potevano essere otto, sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e che possiamo fare. A volte dico che i miei ragazzi dovrebbero essere applauditi, sono due mesi che abbiamo difficoltà. Mi ritrovo con 14-15 giocatori e si parla solo delle assenze del Bayern. Noi abbiamo cinque giocatori a Milano, però lo so e andiamo avanti, sapendo che domani affrontiamo un grandissimo scoglio, con grandissima fiducia e sapendo che dovremo essere organizzati e determinati".

GAP - "È difficilissimo. Io posso dire che per noi non è stato assolutamente facile rimanere così competitivi. C'è stato un ridimensionamento del budget, ma l'Inter è rimasta sempre ai vertici grazie all'aiuto di questi grandissimi giocatori, con una dirigenza forte di cui non dimentico nessuno, da Zhang a Oaktree. Rimanere così competitivi con il ridimensionamento avuto nei quattro anni è come aver vinto un ulteriore trofeo. È motivo di grandissimo orgoglio per tutti noi, io per primo ma penso a tutta la società".