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Inzaghi: “Come stanno Lautaro e Pavard: novità e sensazioni! Su Lewandowski, Yamal, Dimarco…”

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Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha parlato così a Sky e in conferenza stampa prima della semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona.
Guglielmo Cannavale

Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha parlato così a Sky e in conferenza stampa prima della semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona: "Sappiamo tutti l'importanza della gara di domani, dovremo fare una grande gara contro una squadra fortissima. Abbiamo visto tanti video, abbiamo toccato con mano la loro forza. Servirà un'Inter concentrata e attenta. Il gruppo ha voglia, ci crede e si allena benissimo".

LAUTARO E PAVARD - "Le motivazioni sono importantissimi. Ma bisogna valutare come stanno. Ieri Pavard ha fatto qualcosina in gruppo, con sensazioni discrete. Lautaro ha lavorato in palestra, oggi farà qualcosa con noi e poi valuteremo e prenderemo la decisione. Non si allena dalla partita di Barcellona. Decideremo anche parlando con Pavard e Lautaro: saranno loro che mi dovranno dire le loro sensazioni".


LAUTARO - "Tenerselo a gara in corso? Dipenderà anche dalle sue sensazioni. Un giocatore che non può partire dall'inizio è difficile che poi possa fare la differenza negli ultimi 25 minuti. Vedremo per Pavard e Lautaro dopo l'allenamento di oggi, domani avremo un riscaldamento muscolare e lì prenderemo le decisioni. Sappiamo che comunque al loro posto avremmo soluzioni, all'andata Pavard non c'era e Lautaro ha giocato un tempo".

YAMAL - "Abbiamo analizzato dove potevamo fare meglio. L'ideale è fargli arrivare pochi riferimenti ma ha grandissime qualità. Dobbiamo provare a limitarlo sapendo che ci sono grandi giocatori oltre a Yamal. Lui sarà ovviamente un osservato speciale, sarà raddoppiato. È un grandissimo talento, mi ha impressionato la sua velocità di pensiero".

ANDATA - "Bisognava cercare di giocare meglio la palla, loro sono bravissimi sulle riaggressioni e ci hanno creato difficoltà. Abbiamo fatto una gara concentrata e lucida, dovremo ripeterci davanti ai nostri tifosi. Il pareggio non sarà risultato finale, magari passeremo anche da supplementari e rigori".

POSSESSO PALLA - "Non cambia tanto da Liga a Champions, ha l’81% di possesso palla in media. Qualcosa rischiano dietro, ma lo calcolano bene. Ha un allenatore che stimo moltissimo come Flick, hanno già vinto due titoli e ci vorrà una grandissima Inter".

ISTANBUL - "Ci è rimasta dentro? Senz'altro. Quel pensiero ce l'abbiamo ancora dentro, è stata una notte difficile da digerire. Si era giocata una grande partita, ma si vive del presente. Quello fa parte del percorso che non dimentichiamo, ma vogliamo proseguire. Siamo a due partite dal trofeo, con tutte le difficoltà avute. Abbiamo portato l'Inter a essere prima nel ranking, eravamo diciassettesimi quattro anni".

LEWANDOWSKI - "Lo conosciamo, è tra i 3-4 attaccanti più forti al mondo. Ma giochiamo contro il Barcellona. All'andata Ferran Torres ha fatto una grande gara. Lewandowski è un attaccante top, sarà un osservato speciale come Yamal e tutti gli altri".

KOUNDÉ - "È anche lui un grande calciatore. Ha pagato la somma di partite, arrivata da oltre 100 partite di fila. Domenica ho visto giocare un altro giocatore lì che ha fatto molto bene, contro di noi è entrato Eric Garcia che ha fatto bene".

DIMARCO O CARLOS AUGUSTO - "Per la formazione vedremo domani, se fare qualche variazione o no, il nostro modulo è collaudato. Tante volte hanno anche giocato insieme (ride Bastoni in conferenza, ndr). Yamal è fortissimo ma ci sono tanti altri giocatori del Barcellona che possono creare pericoli".

SENSO DELLA STORIA - "Sono partite emozionanti, i record e i titoli fanno piacere. Le soddisfazioni ti ripagano di tutto il lavoro che c’è, non solo mio. Sappiamo che non era scontato, ad inizio stagione ogni squadra prova a vincere tutto, ma non per grazia ricevuta, per il lavoro che c’è dietro. Quest’anno non abbiamo fatto scelte, con il lavoro abbiamo cercato questo tipo di obiettivo. Vogliamo dare soddisfazione ai tifosi".

FIDUCIA - "Come si sono allenati i ragazzi ieri, dopo una partita col Verona che anche quella sembrava scontata. Venivamo dalla gara di Barcellona, eravamo tornati alle 4:30 del mattino. Ieri ci siamo presentati dopo Verona, c’era grande disponibilità. Il lavoro è la prima cosa, in quattro anni non posso dire niente ai ragazzi".