sosfanta squadra inter Chivu: “L’Inter andava capita e difesa! Lautaro, Bonny e rispondo così su Pio Esposito”

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Chivu: “L’Inter andava capita e difesa! Lautaro, Bonny e rispondo così su Pio Esposito”

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Cristian Chivu, tecnico dell'Inter, ha parlato a Sky e in conferenza stampa dopo la vittoria sul campo dell'Union Saint-Gilloise: queste le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Cristian Chivu, tecnico dell'Inter, ha parlato a Sky e in conferenza stampa dopo la vittoria sul campo dell'Union Saint-Gilloise: queste le sue dichiarazioni riprese da FcInter1908.

SQUADRA - "Doveva trovare la fiducia, doveva mettersi alle spalle quello che è stato la fine della stagione scorsa, le delusioni dopo tante aspettative, dopo una stagione direi fatta molto bene. Purtroppo il calcio a volte è molto bastardo e ti regala anche delle cose negative che poi te le porti dietro perché amarezza, ti fa brutti scherzi. Avevano bisogno di fiducia, avevano bisogno di essere compresi. Perché sono bravi, perché hanno ancora dentro il fuoco, hanno la voglia di lavorare sodo per poi portare avanti una nuova stagione di nuovo ai vertici. Questa squadra aveva bisogno di essere compresa e difesa, non si può dimenticare il percorso dell'anno scorso. Non si può dimenticare che fino ad aprile era una squadra stratosferica, giudicata soltanto perché non ha raggiunto determinati obiettivi. Avevano solo bisogno di essere compresi e difesi, allenati e a volte serve anche essere duri, le cose si dicono in faccia. Bisogna accettare la verità, lasciarsi alle spalle determinate delusioni e andare avanti con convinzione, voglia e passione. Io non ho fatto più di tanto: sono stato lì ad ascoltare, a dare qualche consiglio e qualche abbraccio. Bisogna anche dare delle carezze: quando ci sono dei problemi bisogna entrare nel cuore e nella testa e tirare fuori il meglio di loro. Il lavoro è fatto non solo da me, ma da tutto lo staff e dalla società che ha dato il supporto giusto. La strada è ancora lunga, non dobbiamo cascare nell'illusione. Il calcio è talmente bastardo che arriveranno anche momenti difficili: quando arriveranno, sapremo reagire".


ESPOSITO - "Cosa gli manca? Abbassare le aspettative da parte di tutti. Non guardo gol e assist, guardo il lavoro che sta facendo tutti i giorni e che fanno anche gli altri. Sono contento che ho a disposizione due giovani affamati, con personalità forte e qualità, ma soprattutto con margini di miglioramento".

LAUTARO - "Il capitano guida, con l'esempio, con i comportamenti giusti e con tutto quello che la sua qualità gli consente. Non è solo lui, sono tutti gli altri che si mettono a disposizione del gruppo che hanno questa voglia di lavorare e di essere allenati. Senza disponibilità da parte loro a volte è impossibile da portare avanti il lavoro: il mio gruppo ha accettato tutto".

GIOVANI - "I giovani, quelli bravi, quelli forti, meritano un'opportunità e bisogna dargliela e non bisogna guardare la carta d'identità perché poi se li aspettiamo troppo succede che passano gli anni e non saranno mai pronti. Bisogna metterli dentro, bisogna provarli e vedere di che pasta sono fatti, poi se hanno personalità, se hanno carattere, se hanno spirito di sacrificio, cultura del lavoro, quando li affianchi a dei compagni bravi che gli danno una mano diventa tutto più semplice. Bisogna credere in loro e bisogna darle fiducia. Io non dimentico oltre a Pio e Bonny tutti gli altri, anche quelli più esperti. E' un bel misto di persone, uomini che cercano tutti i giorni di dare nel loro meglio".

GIOCATORI - "È tutto merito loro perché ci credono ancora, perché sono pronti a lavorare sodo, perché accettano anche di essere allenabili, perché accettano anche di fare il gruppo, di lasciare l'ego a parte. Per quanto riguarda me, ringrazio per i complimenti, io spero di avere la metà della carriera di quello che ha avuto lei (Capello, ndr) perché mi auguro di essere un vincente come è stato lei perché per me lei è un top allenatore e io ho avuto la fortuna di lavorare con lei. Ho avuto la fortuna di essere anche accettato da lei perché è lei che mi ha portato a Roma, mi ha dato la possibilità di giocare ad alti livelli e per questo la ringrazio".

BUONI GIOCATORI - "Ma questo l'abbiamo imparato strada facendo da giocatore ed è la verità perché è così. Io ho la fortuna di essere dentro un gruppo fantastico, un gruppo che ha qualità, un gruppo che ha anche margini di miglioramento nonostante la maggior parte di loro è internazionale e di un alto livello. Mi fa piacere quando sono allenabili, quando accettano anche nuove proposte, quando accettano di lasciare a parte l'orgoglio e di mettersi a disposizione del gruppo".

NAPOLI - "Nella vita ho imparato una cosa. Quando si vince una partita di godersela, di essere felice e non pensare alla prossima partita perché non è mai scontato vincere partite. In questa sera, in questo momento sto pensando a quello che abbiamo fatto di buono oggi e poi avremo tempo di pensare alla partita di sabato".