LEADER - "Questa squadra ne ha tanti, l'anno scorso io ho giocato appena dieci partite. Mi piace l'idea di poter essere uno dei leader, un esempio per i più giovani e di poter dare una mano a chi magari ha esperienza ma è appena arrivato qui. Sono importanti i leader ma ciò che conta di più è essere squadra".
SCORSA STAGIONE - "Penso che sia stato il mio anno sfortunato, capita. Guardate Musiala, un contrasto e si è fatto male in maniera grave. Il corpo reagisce agli infortuni ma ciò che più conta è la testa. Dipende tutto da lì. Ho visto giocatori tornare da un infortunio al ginocchio, un crociato e rifarsi male subito perché non avevano la testa giusta".
PLAYMAKER - "Vieira mi proverà lì? È un ruolo che mi piace, se ritiene che possa fare bene lì sono a disposizione. In carriera ho giocato in diversi ruoli: con la nazionale da numero 8, con l'Atalanta più avanzato. L'anno scorso ho giocato anche davanti alla difesa, per me non ci sono problemi. Ho capito quello che il mister mi chiede, per cui devo solo pensare ad allenarmi bene".
RITORNO IN CAMPO - "45 minuti col Fassa? Erano diversi mesi che non giocavo una partita: l'avversario non conta, una partita è sempre una partita. Ho giocato per 45 minuti, alla fine ho avuto buone sensazioni".
NUOVI - "Stanciu, Gronbaek e Carboni? Hanno qualità ed esperienza. Conosco bene Stanciu, siamo stati avversari in Belgio e poi con le nazionali. La concorrenza fa bene, è stimolante. Ma poi siamo squadra, gli avversari sono gli altri...".
SQUADRA - "È un bel gruppo, solido. Lo abbiamo dimostrato l'anno scorso, con quello spirito lì dobbiamo affrontare anche la nuova stagione. Dobbiamo prepararci bene fisicamente, sperare che gli infortuni ci concedano un po' di tregua. Ed essere pronti per un campionato molto equilibrato".
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