sosfanta squadra como Fabregas: “Stop Diao, ha fatto gli esami: come stanno lui, Kuhn e Addai! Paz, Baturina e Morata…”

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Fabregas: “Stop Diao, ha fatto gli esami: come stanno lui, Kuhn e Addai! Paz, Baturina e Morata…”

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Tra mercato e soprattutto campo, Cesc Fabregas presenta la gara d'esordio della nuova stagione contro la Lazio: ecco le parole dell'allenatore del Como in conferenza.
Alessandro Cosattini

Tra mercato e soprattutto campo, Cesc Fabregas presenta la gara d'esordio della nuova stagione contro la Lazio. Ecco le parole dell'allenatore del Como in conferenza, riportate da oggisportnotizie.it: "Sarri grande persona, grande ricordo di lui, come allenatore e come persona. Ero partito dopo 6 mesi ma mi ha mostrato tante belle cose, imparare e crescere. Lo ringrazio sempre perché quando l’ho incontrato in giro mi ha sempre trattato benissimo. Spesso abbiamo parlato di calcio. È una persona onesta e con idee chiare, e alla lunga riesci più a vincere. Seguendo la sua strada ha tanta forza. Si vede che la sua impronta su questa Lazio c’è già. Il fatto che non abbiano fatto mercato li abbia aiutato tantissimo. Ha ritrovato tanti ragazzi. Può aiutarti come cosa. Una squadra di esperienza e fisica, con idee chiare. Sarà sicuramente una grande partita”.

MERCATO - “Sono contento, abbiamo fatto mercato fin da subito. Siamo più avvantaggiati rispetto a un anno fa. Seconda stagione consecutiva dopo 21 anni. Un’altra opportunità. Come club avere questa stabilità è importante. Il progetto continua”.


PAROLE DURE COL SUDTIROL - “Una cosa che non faccio mai: dopo il primo tempo ho chiesto a tutti di entrare negli spogliatoi. Non è una cosa di attitudine, ma di campo, distanza e relazione, movimenti, su cui non avevamo lavorato. Nel cooling break avevamo risolto qualcosa. Non si fanno sempre tre gol in tre minuti, ma abbiamo cambiato qualcosa per far trovare nuove soluzioni. 6 giocatori nuovi sono arrivati e devono trovare un’intesa. Dobbiamo stare attenti a non sbagliare ad inizio gara, perché entrambe le squadre vanno al 100%. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Non ci hanno attaccato o pressato. Ma nella prima mezz’ora bisogna fare meglio. Ripeto: i ragazzi lo sanno, l’approccio non mi è piaciuto. Dobbiamo essere 21/2 giocatori, 2 giocatori per ruolo, dentro il campo bisogna entrare per fare la differenza. Non siamo Messi, Ancelotti o prime donne. Bisogna lasciare l’ego e dare tutto. Poi si può sbagliare un passaggio, un’uscita, ma l’atteggiamento, la fame, l’aiutarsi deve essere cruciale. Se non lo si fa bene mi fa incazzare un po’".

GABRIELLONI E AZON - "Può essere di grande aiuto, è un discorso a parte. È entrato con l’Atalanta, con la Roma, e in pochi minuti può fare la differenza. Chi entra può far vincere le partite, ma anche perdere. Azon? Certo che vorrei tenerlo, ma dobbiamo essere massimo 22, e poi ci sono le dinamiche di mercato. Io sono contento di tutti i giocatori che ho. Ho parlato anche con Yannick, Ivan, Gabrielloni. Ma il calcio è dinamico. Cambiano le cose velocemente. L’anno scorso, in Europa, forse siamo stati la squadra che ha inserito più giocatori. L’idea è quella di confrontarmi con la società e vedere il da farsi”.

INAKI PENA - "Ho parlato con tutti. Sanno che caratteristiche deve avere il portiere che vorrei. Abbiamo bisogno di un portiere questo è sicuro”.

DIAO - “Ha sentito qualcosa vicino alla zona in cui è stato operato. È tutto a posto, abbiamo fatto tutti gli esami del caso. Oggi non si è allenato. Ma dovrebbe rientrare”.

KUHN E ADDAI - “Il primo è rientrato. Dipende cosa dicono anche i dottori, per vedere come gestirli. Addai si è allenato un po' da solo”.

AZON - "Una situazione particolare, ma ho grande stima per tutti. Ha dimostrato di far bene lui. Un ragazzo d’oro. Tutti si trovano bene con lui. Il calcio è questo. Ma io gliel’ho detto, è una garanzia, entra con fame e pressa, aiuta il compagno, lotta contro tutti e va in profondità. Ha dei buoni piedi. Può giocare a destra, a sinistra e come punta. Non è un esterno puro. Mi piacerebbe vederlo nel suo ruolo, come Nove. Si sta trovando bene anche come esterno”.

ALLI - "Per il momento si sta allenando a parte. Ma il direttore Ludi sta gestendo la situazione. Non entro nei dettagli”.

MORATA - "Titolare? Sta bene. Potrebbe giocare. Si sta allenando bene. Si è inserito bene. Piano piano aumenterà il suo minutaggio. Titolare? È una cosa che deve arrivare in maniera naturale. Douvikas però sta spingendo, si giocano il posto lui e Morata. Anche gli altri si stanno allenando bene. Ma in questo momento è così”.

CENTROCAMPO - "Ciò che avete visto in ritiro è relativo. In allenamento si varia molto, si provano nuove soluzioni. A volte tre a centrocampo si, con rotazioni. Da Cunha può fare tutto, Baturina può fare 8 e 10 come Caqueret, Sergi può fare il 6 e l’8. Sono polivalenti. Dipende dall’andamento della stagione”.

BATURINA E PAZ ASSIEME - “La partita con l’Ajax è stata la migliore che abbiamo fatto. Si è un amichevole, ma fino a un certo punto. Tutti gli allenatore, compreso Heitinga (allenatore Ajax) vuole vincere, anche le amichevoli. Noi allenatori giovani vogliamo spingere per vincere. Loro possono giocare assieme tranquillamente. Dipende dalla partita e dal momento”.

PAZ E IL MONDIALE - "Ma si, tanti giocatori fanno una scelta in base al Mondiale. Se Modric va al Milan, giocando con quei ritmi, vuole arrivare al Mondiale. La volontà di Nico Paz, che è restato perché ha bisogno di continuità e perché è contento, ma anche perché vuole andare al Mondiale. Ma la stagione è lunga. Gli ultimi mesi sono delicati. Questa cosa però dà forza ai giocatori, loro sono preparati mentalmente”.