GIOCATORI - "C'è una difficoltà incredibile. Alcune volte dico di mettere tutti dentro in campo, poi guardo gli esterni e vedo che anche loro stanno facendo bene. Poi vedo la partita di Caqueret l'altro giorno... lo dovevo far giocare, si stava allenando a un livello alto. Perrone è il giocatore più posizionale della squadra, dà senso per quello che dobbiamo fare, un passaggio in più o in meno. Da Cunha centrocampista puro. Se devono giocare tutti, io metto tutti. Però anche gli esterni stanno facendo bene e bisogna dar loro fiducia".
BATURINA - "Penso che l'abbia fatto vedere, ha dimostrato che tipo di giocatore è. Baturina però ha molto di più, dietro c'è molto di più. Ha fatto gol al Milan, al Monaco, è un giocatore di livello importante. Sì, deve continuare a lavorare, ha fatto una fase difensiva importantissima come Nico, è un lavoro difensivo che passa sotto traccia spesso. Fanno un lavoro intenso e forte, è molto importante per noi. Però deve fare parte del futuro e del presente del Como, devo essere anche io a trovargli lo spazio giusto, giocare nello stesso spazio di Nico è un'ingiustizia. Essergli dietro a Nico non è giusto, però tatticamente possiamo metterlo in altre posizioni. Penso possa fare il centrocampista a due, però deve stare tranquillo. Io credo in lui, lui mi sta dimostrando tanto".
TESTA - “Serve lavoro mentale? Sì e no, perché penso che come ha iniziato la partita a Firenze, era una prova importante. Cambiare 9 giocatori contro il Sassuolo è una prova importante, il secondo tempo è una prova importante, perché sul 3-0 molli un po' ma noi no. Mai data una possibilità, nessun dubbio. Adesso c'è un'altra opportunità per crescere e trovarsi. È una prova e un test, non è una difficoltà. Per vedere a che momento siamo, la nostra strada".
FAME - "Quando dico fame è quella volontà di imparare, di fare bene. Quello che mi piace, quando parliamo con i giocatori giovani provano a rifare qualcosa. Vedi Addai, nelle prime partite non faceva transizione difensiva. Hai visto l'altro giorno? Ha fatto scatti e sprint per recuperare 4 palloni. Jesus Rodriguez non doveva fare quella fase difensiva, stare attento tutta la partita. Qua dormi un secondo e prendi gol. Tutti qui ti chiedono di fare di più, uno contro uno o conclusione. Ci sono 6-7 giocatori che mi fanno impazzire. Quello che vedi in campo è il risultato. Dopo si sbaglia, si vince e si perde. Questo è un altro mondo. Quello che mi dimostrano tutti i giorni è che hanno fame. Noi dobbiamo creare questa mentalità di gruppo".
BUTEZ - "Tutto è fame, che si dimostra con buona volontà e coraggio. Quella cattiveria che si vuole fare bene. L'abbraccio? Ha trovato quel momento di attaccare. Questo non è un lavoro, ma la mentalità di voler fare sempre la differenza stando sveglio. Provando ad andare oltre quello che chiede l'allenatore. Sì, mi piace molto il coraggio della squadra, la consapevolezza di capire che tutti sono importanti. Poi non voglio fare cambi per far contento qualcuno. Penso che questo lo hanno capito, la prova adesso è la continuità".
AUDERO/ VARDY - "Vardy non è mai stato vicino, non è vero. Non è mai entrato nella nostra testa, anche se è un giocatore fortissimo. È venuto qua il giorno della promozione, però nulla di questo. Un grande ragazzo e professionista. Su Audero è un grandissimo portiere, per questo l'avevamo portato qua. L'anno scorso le cose non sono andate da aspettative perché non tutte le scelte che fai alle volte son perfette. L'anno scorso è calato, il lavoro non era lo stesso, si vedeva che non era contentissimo. Ma quando si allena serve intensità, la gente deve essere contenta di essere qua. Si vede che c'è un buon ambiente, si sente subito. Se qualcuno abbassa un po' il livello si vede troppo, io non me la sento e preferisco di continuare con la gente che vuole essere qua. Se qualcuno molla o non si sente di competere o non capisce che deve lottare per il suo posto... poi sono molto contento per Emil, gli voglio bene e spero possa fare una grande carriera".
VAN DER BREMPT E DIAO - "Con Van der Brempt abbiamo deciso di andare con calma, non lo vedremo fino alla Juventus. Nello spazio che ti dà la sosta nazionali si unirà al gruppo magari e poi vedremo, ma per la Juventus sicuramente starà bene. Non vogliamo rischiare niente. Dopo mancherà solo Diao, penso che ci vorranno 4-5 settimane di più e magari dopo la Juventus tornerà a disposizione".
POSCH - "Posch mi è piaciuta la prestazione, cercavamo quel giocatore che va alto, in profondità. Il tipico giocatore opposto al giovane, che ha bisogno di tempo. Al Bologna con Thiago Motta giocava sempre dentro, in tante dinamiche simili a quanto facciamo noi. Ha fatto anche la Champions. Ovvio, si deve abituare".
CERRI - "No, perché quando sono arrivato qui da giocatore Cerri era molto importante, me l'aveva spiegato Ludi, 4-5 anni fa era stato un colpaccio in quel momento. Ha fatto la differenza e allora il Como giocava per Cerri. Era importantissimo e la gente, non solo per il giocatore ma per il ragazzo che è, piace molto. Quando ho parlato con lui dell'opportunità di essere con noi lui era contentissimo, mi dà tutto in allenamento. Ho pensato se lo meritasse tanto, il gruppo ha apprezzato ed erano tutti contenti. Dobbiamo continuare in avanti, io lo conto come uomo in più e ci darà una mano in futuro".
Scarica l'app gratuita di SOS Fanta per non perderti neanche un aggiornamento con le notifiche push.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/cabd1e79d5bd579de0a628859098433f-e1764668878237.jpg)