GAETANO - “Ha il calcio nel DNA e se lo fai giocare a calcio si esprime sui suoi livelli e nella sua zona di comfort. Non possiamo farlo giocare con le palle alte, lo ringrazio per le parole, ma so che può dare di più. Ci parlo spesso, ha pagato il non aver fatto il ritiro, a sosta gli è servita. Nelle prossime gare potrà migliorare la sua condizione, non possiamo usarlo per soli 50/60 minuti”.
SENZA ZÉ PEDRO - “In caso di necessità c’è Pintus recuperato, è un giovane di buone prospettive che è cresciuto con me. L’esperienza si fa giocando, sarò una delle frecce del nostro arco”.
RODRIGUEZ - “Come ho già detto ha grande potenziale tecnico, non ha fatto il ritiro con noi ma è un giovane di belle speranze. Viene dall’altra parte del mondo e la Serie A è complicata, bisogna capire come azzardare l’inserimento. Sta crescendo tatticamente, oggi io non posso avere l’ego di aver detto di averlo lanciato, devo gestirlo e non caricarlo troppo di responsabilità. Devo farlo crescere nel modo giusto, ha fatto dei passi in avanti, a partita in corso potrà essere utile”.
ESPOSITO - “E’ un discorso molto soggettivo, un altro lo vedrebbe coma la punta di diamante o come una boa. Non è una punta secondo me, gioca tra le linee e vuole una libertà di movimento e pensiero, a Como l’ho messo lì strategicamente. Chi ha visto la gara dice che abbiamo fatto le barricate, ma abbiamo giocato in modo offensivo con 5 giocatori con grandi qualità offensive. Esposito dovrà essere più cattivo negli ultimi metri, guardando i numeri vediamo che quando arriva in quelle zone ha sbagliato le scelte o preso il palo. Io a lui chiedo più cattiveria”.
KILICSOY - “Non c’è nessun problema con lui, le soste potrebbero essere un alibi: mi assumo la responsabilità della scelta tecnica. Nello stretto ha grandi qualità, con lo staff stiamo lavorando sulla profondità. Quando gioca può dimostrarmi che merita di giocare, su di lui ci sono grandi aspettative. Deve imparare a gestire i momenti, sappiamo cosa ci può dare e dove fa fatica. Avrà delle opportunità da qui alla fine del girone d’andata!”.
BELOTTI - “Anche se non è pronto è cambiata l’aria, lui porta mentalità e peso specifico: è un uomo spogliatoio. Non vedevo l’ora che tornasse ad Assemini tanto per lui quanto per noi. E’ stata una mazzata, ma siamo felici di averlo riaccolto e sappiamo quanto può darci anche in questo ruolo”.
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