Ecco perché a quei 50 di base si potrebbero aggiungerne 5 di bonus. La disponibilità economica dell’Al Qadsiah è ben robusta per affrontare una trattativa del genere. E per poter offrire all’ultimo capocannoniere della A uno stipendio annuale di 20 milioni netti (ipotizzabile un triennale). Un’operazione per concludere la quale dunque servono l’ok dell’Atalanta e quello del giocatore che, nel caso, dovrebbe decidere se andare o meno in un campionato che può far nascere dubbi, come dimostrano Riccardo Orsolini e Kean stesso. Scelte personali, liberissime. In tutto questo scenario, resta defilato il Milan, attento osservatore.
Retegui è il preferito in casa rossonera, il profilo individuato da aggiungere a Santiago Gimenez. Ma la presenza degli arabi rende tutto più complicato per il Milan. Perché a quelle cifre non può arrivare, ritenute troppo elevate. Senza parlare dello stipendio da 20 milioni - se fosse confermato - che non si può permettere nessuno in Serie A. Inoltre il Milan in questo momento è impegnato su altri fronti della rosa (i terzini e a centrocampo con Ardon Jashari), dunque non avrebbe la forza di entrare nella competizione con gli arabi. Sarebbe semmai un’operazione da agosto, quando lo scheletro della squadra rossonera avrà una conformazione più vicino a quella definitiva. Ecco perché il prezzo lo faranno gli arabi dell’Al Qadsiah che potrebbero arrivare all’obiettivo direttamente. A quel punto, se trovassero il benestare dell’Atalanta, sarebbe Retegui a dover dare una risposta".
© RIPRODUZIONE RISERVATA