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Spinazzola: “Quanti gol segnerà Abraham! Torno un top mondiale, Wijnaldum e Mourinho mi disse…”

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Parla Leonardo Spinazzola. Dal ritiro della Roma, l’esterno anche della Nazionale ha fatto il punto sulle sue condizioni e non solo verso l’inizio della prossima stagione. Ecco le sue dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: “Finalmente...
Alessandro Cosattini

Parla Leonardo Spinazzola. Dal ritiro della Roma, l’esterno anche della Nazionale ha fatto il punto sulle sue condizioni e non solo verso l’inizio della prossima stagione. Ecco le sue dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: “Finalmente posso fare una preparazione dall’inizio, è da tre stagioni che non mi accadeva. Mi sento bene, tranquillo di testa. E sono felice che siano arrivati giocatori importanti: alzeranno molto il livello della squadra”.

TATUAGGIO DOPO LO STOP - “Sul braccio sinistro ho messo la mia famiglia, moglie e figli. Ma devo finire ancora la fenice, faceva malissimo. Ci tengo, simboleggia l’uccello che risorge dalle sue ceneri. Quando l’ho detto mi sentivo così, subito dopo però mi sono sentito la preda del leone. In tanti potevano mollare e abbattersi, mentre io venivo dall’Europeo, il mio momento più bello a livello calcistico, poteva arrivare di tutto. Dopo l’operazione lavoravo come un matto, poi ho avuto due mesi molto difficili. Ma è il passato”.


REAL MADRID - “L’interessamento di un club di quel livello può fare solo piacere. Lì sapevo di essere uno dei migliori terzini al mondo. Voglio tornare a quei livelli e sono sicuro che ce la farò. Nel mio ruolo sarò ancora un top mondiale”.

ZALEWSKI - “Rivalità normale, che mi fa anche piacere. Nicola è bravo, giovane e può crescere tanto. Se potrò dargli una mano lo farò volentieri. Giocare insieme? Dipende dal mister, dal modulo, magari anche in corsa”.

CHAMPIONS - “Possiamo alzare l’asticella e ci riusciremo. Il gruppo lavora con il mister già da un anno, in più sono arrivati tanti “doppioni” di qualità. Con una stagione così compressa è quello che serve, altrimenti qualcosa lasci inevitabilmente per strada”.

DYBALA - “Giocatore incredibile: può segnare o fare la giocata in qualsiasi momento. Uno che ti fa vincere le partite. E ragazzo gentile, tranquillo, uno che si applica sempre. Una grande persona”.

CHIELLINI - “Per lui era un sogno, non parlava di altro, era eccitatissimo, aveva pianificato tutto già un mese prima di andare: casa, ristoranti, gite. In America gli si possono aprire tante porte”.

4 TENORI - “Dybala con Zaniolo, Pellegrini e Abraham? Dipenderà dal mister, sono quattro giocatori pazzeschi. Quando ero all’Atalanta e giocavo contro la Juventus mi capitava Cuadrado e al 60’ entrava Douglas Costa. E io mi dicevo: «Ora inizia la partita», quelli sono i minuti in cui vinci o perdi. Alzare l’asticella vuol dire anche questo: far entrare uno di questi quattro quando gli altri sono stanchi”.

ABRAHAM - “Secondo me ne può segnare anche più di quei 27 gol. Anche senza Mkhitaryan, che ci mancherà. Lui era quantità e qualità, una persona eccezionale”.

MOURINHO - “L’anno scorso mi ha dato una grande mano, mi dava forza e tranquillità. Scherza in campo, ma vuole che si lavori sodo. Se gli dai questo, in cambio ti dà tanto. E’ una persona trasparente e diretta. E se non hai queste doti non puoi allenare squadre come Real Madrid o Chelsea, con i migliori giocatori del mondo. E soprattutto non puoi vincere ovunque. Una volta, prima dell’Europeo. Mi disse: “Hai paura?” Gli dissi di no e mi diede l’in bocca al lupo”.

GIOVANI - “Chi mi ha impressionato di più? Tonali, giocatore incredibile: ha fisico, gamba, è veloce. Mi piace anche Scamacca. Con lui, Chiesa, Zaniolo, Pellegrini e Berardi l’Italia davanti ha tante soluzioni. Bis europeo? Magari, dove si firma?”.

WIJNALDUM - “Con lui alzi tutto: qualità, esperienza. E’ il discorso dell’asticella…”.

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