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Spinazzola: “Inter? Mi hanno dato dello zoppo, mi ha ferito! E rientro prima, in questa data”

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Leonardo Spinazzola dice tutto. Dalla data del rientro in campo al ritorno di Nicolò Zaniolo, ma non solo. Queste le parole dell’esterno della Roma in esclusiva a Il Romanista: “Torno a novembre. Sarò a disposizione del mister per...
Alessandro Cosattini

LeonardoSpinazzola dice tutto. Dalla data del rientro in campo al ritorno di Nicolò Zaniolo, ma non solo. Queste le parole dell’esterno della Roma in esclusiva a Il Romanista: “Torno a novembre. Sarò a disposizione del mister per ricominciare a giocare. Nella mia testa c'è solo questa data. Altri ci sono riusciti, ci proverò anche io. So benissimo che c'è chi parla di gennaio, di febbraio e magari pure di marzo, ma io dico che a novembre torno in campo. Poi magari mi sbaglierò, lo vedremo”.

EUROPEI - “Ora mi sto riposando, dopo tanti giorni molto carichi. Ho portato la famiglia un po' al mare. Ci vuole un po' di riposo. Ho saltato tanto per festeggiare, ma per la vittoria dell'Europeo potevo saltare anche senza gambe. Mia moglie spaventata? Aveva paura che scivolassi dentro gli spogliatoi: "occhio che sarà tutto bagnato". Si è raccomandata tanto, e io sono stato attento. Negli spogliatoi, appena è partito lo spumante mi sono seduto da una parte: cantavo ma seduto


RIPRESA - “A Trigoria tornerò a lavorare il 2 agosto, a un mese dall'infortunio. Andrò a fare mobilità della caviglia sotto la tutela dei fisioterapisti, ho voglia di riprendere la routine e quello farà tanto. Ma per sei settimane non potrò poggiare neanche il piede a terra, poi mi aiuterò con le stampelle ma sempre con basso carico. Ma io già ora non sto fermo: ho già tolto i punti, ora mentre parliamo sto sul letto sdraiato, ma muovo il piede su e giù, per far sentire al muscolo che ci sono, che deve lavorare. Già vedo miglioramenti”.

INFORTUNIO - “Non ho provato alcun dolore. Ho sentito un colpo. Mentre correvo con la coda dell'occhio speravo di vedere qualcuno dietro di me che mi avesse colpito. Quando ho realizzato che non c'era nessuno ho capito subito che si era rotto il tendine. Ma nessun dolore. Ho pianto solo perché ho capito che cosa mi sarei perso. Ho sentito un po' di dolore solo la prima notte post operazione quando è svanito l'effetto dell’anestesia”.

INTER - “Sì, mi ha ferito sentirmi dare dello zoppo, da quell'episodio ho trovato tutta la forza del mondo per riprendermi e per dimostrare a tutti quello che sono. Ora niente mi fa più paura. Sono molto più tranquillo dal punto di vista mentale. Faccio il lavoro più bello del mondo, ho una splendida famiglia e stiamo bene. Che cosa potrei chiedere di più?”.

PASSATO - “È successo solo che ho dato continuità al mio gioco giocando stabilmente a sinistra. Già all'Atalanta, prima di andare alla Juventus, avevo giocato su certi livelli, ricordo certe partite magnifiche col Borussia Dortmund e contro il Lione. Ma allora magari intorno all'Atalanta non c'era ancora l'interesse scatenato negli ultimi due anni e quindi non se ne parlava tanto. Ma giocavo come adesso con l’Italia”.

FONSECA - “Quando ho potuto giocare con continuità a sinistra ho trovato un ottimo rendimento. Peccato gli infortuni di troppi giocatori. Io sono sicuro che ci saremmo potuti togliere tante soddisfazioni anche con Fonseca. A quattro giocavo anche con Fonseca all'inizio, ma a destra, dove mi trovo peggio. A quattro devi avere le coperture dei centrocampisti per non avere guai. Se la squadra lavora compatta non c'è problema. Io insisto sul fatto che sono mancati i giocatori e chi giocava si è stancato di più. Se Fonseca avesse potuto fare i cambi a Manchester non sarebbe finita così”.

VINA - “Preoccupato? Mai nella vita. Anzi, ne sono contento. Finché io non rientro, non poteva certo giocare tutte le partite Riccardo (Calafiori, ndr). Viña è il benvenuto, e poi magari hanno ragione quelli che dicono che io rientrerò a febbraio…”.

MOURINHO - “Ci ho parlato al telefono prima dell'Europeo e poi quando sono tornato a Trigoria. Ho visto un allenamento, la prima amichevole. Mi pare una brava persona. Ma si vede subito che è tosto, è tanta roba. Da quello che ho sentito dai miei compagni, ha lasciato subito una grande impressione”.

ZANIOLO - “Mi sono sentito con Nicco, mi aveva scritto durante l'Europeo. Mi aveva detto che non vedeva l'ora di sfrecciare con me sulle fasce. Zano è un animale, l'ho visto pure in amichevole, ha cominciato già a dare sportellate. E poi questi infortuni ti fanno crescere, ti fanno capire tanto della vita, dei valori più importanti, sono sicuro che lo vedremo più maturo. Può essere il suo anno e se è così lo sarà anche per la Roma”.

CRISTANTE - “L'ho ringraziato tanto… Gli altri non si sono avvicinati? Vero, ma per sensibilità. Giorgio Chiellini, per esempio, ha avuto la forza di abbracciarmi solo quando mi ha rivisto ridere. Ma alla fine negli spogliatoi erano tutti intorno a me, sembrava avessimo perso. Poi però ho detto basta, dopo venti minuti. E sono tornato a sorridere, lì abbiamo ricominciato a festeggiare. E non ho ancora smesso”.

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