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Spalletti: “Io voglio restare qui! Mertens può giocare con Osimhen, su Di Lorenzo e i litigi…”

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Prende la parola Luciano Spalletti. Alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, l’allenatore del Napoli si è espresso così oggi in conferenza stampa: “Le certezze della settimana sono quelle tracciate dal presidente. Ha dimostrato...
Alessandro Cosattini

Prende la parola LucianoSpalletti. Alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, l'allenatore del Napoli si è espresso così oggi in conferenza stampa: "Le certezze della settimana sono quelle tracciate dal presidente. Ha dimostrato grande sensibilità nel voler riunire tutte le componenti del Napoli per rinforzare il corpo unico che ci ha dato grandi soddisfazioni durante la stagione. Per me è stata la cosa giusta da fare, è stato presente agli allenamenti e la sua presenza dà sempre stimoli ai calciatori. Ha avuto la sensibilità di parlare con tutti alle cene, di parlare coi ragazzi, si è reso conto del momento attuale. Si riparte da questo gruppo compatto, forte e unito, che vuole raggiungere l'obiettivo Champions League".

FUTURO - "Non abbiamo parlato di niente. Siamo tutti molto proiettati e determinati a voler fare bene queste quattro partite. Il presidente ha trasferito questo messaggio senza dire di più sugli incontri ecco. Blindato dal presidente? Se mi parla del futuro, il mio è la partita di domani. Se mi parla del futuro della mia professione, il mio è avere un altro anno di contratto al Napoli con opzione di un ulteriore anno per la società. Io voglio restare ad allenare qui, ho firmato due anni, mi sento benissimo in questo ruolo e in questa città, non vedo problemi. Io parlo di futuro e so che il mio riferimento è quello immediato, la partita successiva. Quello che verrà dopo riguarda il post campionato".


COME STA SPALLETTI - "Io non sono contento dell'ultimo risultato, di ciò che è avvenuto. Come nessun componente della società è contento. Però poi bisogna fare zoom out. Zoom in per focalizzarsi, poi zoom out, dove si prende quello che è successo sempre. Mi sento benissimo nella situazione. Ci eravamo creati una chance importante, non siamo stati bravi a sfruttarla, è un dispiacere che abbiamo tutti. Ma facendo zoom out, io ci sto benissimo in questo risultato. Siamo in lotta per la Champions e noi all'inizio volevamo questo. Io mi aspetto una reazione corretta da parte della squadra dopo quanto accaduto. Anche se comunque a Empoli molte cose sono state fatte anche bene. I 10 minuti costano molto, ci sono stati errori tecnici analizzati, eravamo lunghi e abbiamo preso ripartenze. Abbiamo guardato ciò che è successo e visto cosa non ripetere. Escono sempre queste storie di litigi, minestre riscaldate che da 25 anni tirano fuori dopo le sconfitte. Non è successo tutto ciò. La mano del presidente è sempre ben accetta, iniziamo a vincere questa partita e poi pensiamo alle successive".

MERTENS E OSIMHEN - Ecco le parole riportate poi da tuttonapoli.net: "In modo positivo, hanno fatto buone giocate, sono giocatori problematici per gli avversari, sono anche io un tifoso di Mertens, ma sono anche allenatore e devo pensare ad un equilibrio di squadra e alcune volte non siamo stati bravi ad essere corti ed equilibrati. Mertens ha altre caratteristiche di un centrocampista e bisogna essere bravi a tenere palla, a non prendere ripartenze. Domani possono rigiocare benissimo, possono farlo sempre, ma domani sarà difficile, loro giocano bene a calcio e il risultato dipende da chi terrà palla. Se la tengono loro, diventa difficilissima, altrimenti il contrario".

MERET - "Sta come tutti quelli che commettono un errore, è un errore non solo suo, anche mio chiedendogli di giocare palla con i piedi anche se lui punta a buttarla più via, è una questione di impostazione mentale di cosa realizzare. Il portiere per me è calciatore di movimento, se non lo è diventato già, il portiere deve anche costruire, iniziare l'azione come i difensori, ormai tutte le squadre, e non lo dico io che sono anziano, ma anche i giovani che vengono qui a giocarla o all'estero, ti vengono addosso e fanno uomo contro uomo, non c'è possibilità di iniziarla facile dietro e c'è bisogno del portiere bravo con i piedi, gli allenatori bravi cercano tutti portieri così. Nel migliorare questa qualità c'è anche il poter sbagliare qualche palla, perdere un decimo di secondo ed è un errore come tanti, ma il primo è mio nel sforzarlo, poi anche qualcuno vicino doveva farsi vedere. Formazione? Sono due portieri forti, può giocare lui o l'altro".

DEMME - "Sta bene, è convocato e dentro le possibilità di essere scelto, sa fare più cose, è un professionista eccezionale, ragazzo intelligente, ha qualità facili da individuare, rapido nel farla girare, per la sua stazza è anche forte fisicamente ed entra senza timore, ma non gli puoi chiedere poi di prendere i rinvii del portiere ma ci va a saltare, ci mette fisico, qualità, può giocare mediano davanti alla difesa o centrocampista, si adatta a più zone col suo modo di fare, si ritrova anche in altre zone per il suo sacrificio".

DI LORENZO - "E' uno che va nell'extra, nel super-forte, in over sempre, lui trova sempre la soluzione, è un leader anche se taciturno, avercelo è differente di non averlo. Bisogna valutare bene, anche se Zanoli ha fatto il suo, ha fatto vedere di essere forte in prospettiva e di avere molte cose che somigliano a Di Lorenzo ma gli serve un po' di esperienza. Oggi Di Lorenzo è andato bene, ma essendo molto diretti è una cosa che sceglie lui perché lui deve sentirsi tranquillo e sono convinto di fare la cosa giusta facendo scegliere lui".

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