COME STA SPALLETTI - "Io non sono contento dell'ultimo risultato, di ciò che è avvenuto. Come nessun componente della società è contento. Però poi bisogna fare zoom out. Zoom in per focalizzarsi, poi zoom out, dove si prende quello che è successo sempre. Mi sento benissimo nella situazione. Ci eravamo creati una chance importante, non siamo stati bravi a sfruttarla, è un dispiacere che abbiamo tutti. Ma facendo zoom out, io ci sto benissimo in questo risultato. Siamo in lotta per la Champions e noi all'inizio volevamo questo. Io mi aspetto una reazione corretta da parte della squadra dopo quanto accaduto. Anche se comunque a Empoli molte cose sono state fatte anche bene. I 10 minuti costano molto, ci sono stati errori tecnici analizzati, eravamo lunghi e abbiamo preso ripartenze. Abbiamo guardato ciò che è successo e visto cosa non ripetere. Escono sempre queste storie di litigi, minestre riscaldate che da 25 anni tirano fuori dopo le sconfitte. Non è successo tutto ciò. La mano del presidente è sempre ben accetta, iniziamo a vincere questa partita e poi pensiamo alle successive".
MERTENS E OSIMHEN - Ecco le parole riportate poi da tuttonapoli.net: "In modo positivo, hanno fatto buone giocate, sono giocatori problematici per gli avversari, sono anche io un tifoso di Mertens, ma sono anche allenatore e devo pensare ad un equilibrio di squadra e alcune volte non siamo stati bravi ad essere corti ed equilibrati. Mertens ha altre caratteristiche di un centrocampista e bisogna essere bravi a tenere palla, a non prendere ripartenze. Domani possono rigiocare benissimo, possono farlo sempre, ma domani sarà difficile, loro giocano bene a calcio e il risultato dipende da chi terrà palla. Se la tengono loro, diventa difficilissima, altrimenti il contrario".
MERET - "Sta come tutti quelli che commettono un errore, è un errore non solo suo, anche mio chiedendogli di giocare palla con i piedi anche se lui punta a buttarla più via, è una questione di impostazione mentale di cosa realizzare. Il portiere per me è calciatore di movimento, se non lo è diventato già, il portiere deve anche costruire, iniziare l'azione come i difensori, ormai tutte le squadre, e non lo dico io che sono anziano, ma anche i giovani che vengono qui a giocarla o all'estero, ti vengono addosso e fanno uomo contro uomo, non c'è possibilità di iniziarla facile dietro e c'è bisogno del portiere bravo con i piedi, gli allenatori bravi cercano tutti portieri così. Nel migliorare questa qualità c'è anche il poter sbagliare qualche palla, perdere un decimo di secondo ed è un errore come tanti, ma il primo è mio nel sforzarlo, poi anche qualcuno vicino doveva farsi vedere. Formazione? Sono due portieri forti, può giocare lui o l'altro".
DEMME - "Sta bene, è convocato e dentro le possibilità di essere scelto, sa fare più cose, è un professionista eccezionale, ragazzo intelligente, ha qualità facili da individuare, rapido nel farla girare, per la sua stazza è anche forte fisicamente ed entra senza timore, ma non gli puoi chiedere poi di prendere i rinvii del portiere ma ci va a saltare, ci mette fisico, qualità, può giocare mediano davanti alla difesa o centrocampista, si adatta a più zone col suo modo di fare, si ritrova anche in altre zone per il suo sacrificio".
DI LORENZO - "E' uno che va nell'extra, nel super-forte, in over sempre, lui trova sempre la soluzione, è un leader anche se taciturno, avercelo è differente di non averlo. Bisogna valutare bene, anche se Zanoli ha fatto il suo, ha fatto vedere di essere forte in prospettiva e di avere molte cose che somigliano a Di Lorenzo ma gli serve un po' di esperienza. Oggi Di Lorenzo è andato bene, ma essendo molto diretti è una cosa che sceglie lui perché lui deve sentirsi tranquillo e sono convinto di fare la cosa giusta facendo scegliere lui".
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